Il museo diventa un'antica taverna romana
di c.f.

Un progetto sulla cucina nell’Antica Roma ha coinvolto gli studenti dell’alberghiero dell'Istituto "Perlasca" di Idro che domenica proporranno un pranzo storico presso il Museo Archeologico di Gavardo


Domenica prossima, 26 aprile, al Museo Archeologico di Gavardo
sarà possibile gustare un menu come con i piatti della Roma dei Cesari.

A dare vita a “Domenica in Taberna” saranno gli alunni dell’alberghiero dell’Istituto “Perlasca” di Idro che sono stati coinvolti in un progetto del Museo valsabbino, ideato dalla dottoranda dell'Università Cà Foscari di Venezia, Elisa Zentilini, curatrice anche negli anni scorsi delle Cene storiche presso il museo gavardese.

L’iniziativa ha coinvolto una cinquantina di studenti delle classi terze dell'indirizzo enogastronomico, coadiuvati in cucina dal professor Tabarelli e in sala dalla professoressa Maria Melzani.

«L’obiettivo - spiega Elisa Zentilini - era quello di avvicinare alla storia e all'archeologia ragazzi che spesso provano disaffezione per queste materie. Grazie al coinvolgimento diretto, invece, si sentono stimolati ad apprendere e partecipare. E si divertono anche». È stato così per gli alunni del «Perlasca», che sono stati coinvolti in alcune lezioni in parte in classe, in parte al Museo di Gavardo diretto dal professor Marco Baioni, dedicate alla cucina antica.

«Siamo partiti dalle ricette di Marco Gavio Apicio tratte dal “De Re Coquinana” -  racconta ancora Elisa Zentilini - per poi passare alle fonti iconografiche. Le immagini sono molto utili per aiutare i ragazzi a visualizzare i concetti. In questo caso il riferimento è agli affreschi di Pompei. In totale abbiamo organizzato tre incontri, grazie alla stretta collaborazione di tutto il corpo docente. Non solo i professori di indirizzo, ma anche quelli di altre materie hanno sostenuto il progetto».

Il quale si è tradotto nell'organizzazione di un peculiare evento aperto al pubblico, atteso numeroso alla «Domenica in Taberna». Dalle 11.30 alle 15.30 le sale del Museo di piazza San Bernardino a Gavardo subiranno una metamorfosi totale. Ad aggirarsi saranno camerieri e cameriere abbigliati e acconciati secondo la moda del tempo.

E, in questo caso, fondamentale sarà la collaborazione degli alunni dell'istituto professionale «Scar» di Roè Volciano. I convitati potranno degustare polpette di pesce, pane con lucanica, crespelle di zucca e biscotti con panna e frutta. «I ragazzi hanno studiato - spiegano gli organizzatori - per dare vita a piatti il più possibile aderenti agli originali. La scelta degli ingredienti non è casuale, come pure i processi di lievitazione del pane e la provenienza dei cibi».

Nella stessa giornata sono previsti laboratori a cura della responsabile dei servizi educativi del Museo, Michela Valotti, e in collaborazione con la cooperativa La Melagrana. Per partecipare al brunch, al costo di 5 euro a testa, non è necessaria la prenotazione. 
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