Carlo Bresciani presidente degli chef
di Redazione

Il patron dell'Antica Cascina San Zago è stato eletto presidente vicario della Federazione Italiana Cuochi che con i suoi 18 mila iscritti è la più rappresentativa associaizone di categoria



Al termine dell’assemblea dei delegati, dei 18.000 iscritti alla Federazione Italiana Cuochi, lo chef Carlo Bresciani è stato eletto per acclamazione Presidente Vicario della più rappresentativa associazione di categoria delle berrette bianche.
Una votazione che è stata accompagnata con un fragoroso applauso tributato dai delegati, giunti da tutta Italia nella capitale, segno della stima profonda che gli riconoscono i suoi colleghi.

Sarà al fianco del nuovo presidente lo chef Rocco Pozzulo che subentra a Paolo Caldana che lascia per fine mandato.
Carlo Bresciani, oltre ad essere chef patron dell’Antica Cascina San Zago di Salò, è consulente per Montebussan di Tokyo, per la Marfo azienda di catering aereo in Olanda e dimostratore per la ditta Bugatti di Lumezzane.

Tra i riconoscimenti ottenuti in carriera ricordiamo il collegio Cocorum, discepolo di Escoffier, membro della  confraternita del Cordon d’Or di Montecarlo e socio di Eurotoque. 
Carlo Bresciani  è chiamato, nei prossimi quattro anni, a coordinare il lavoro di tutte le 124 associazioni provinciali, delle 20 unioni regionali e delle innumerevoli delegazioni estere che compongono l’unico Ente riconosciuto dalla federazione mondiale dei cuochi, la WACS (World Association of Cooks’ Societes).

Il prossimo 25 maggio, sempre a Roma
, in Consiglio Nazionale, verranno eletti gli altri organismi dirigenti quali: i vice Presidenti con deleghe delle aree, il Segretario Nazionale, la Giunta Esecutiva.

Il neo Presidente Vicario Carlo Bresciani così spiega il programma della Presidenza da sviluppare nei quattro anni di mandato: «Il programma non può che muovere dalla valorizzazione ulteriore della figura del cuoco professionista, nonché del ricco patrimonio enogastronomico che l’Italia vanta.
Premesso questo, non possiamo non avviare le nostre azioni da una duplice consapevolezza: la straordinaria eccezionalità della situazione di crisi economica in cui versa la nostra amata Italia e, al tempo stesso, le grandi potenzialità che la Federazione Italiana Cuochi conserva,
per progettare un futuro diverso. 

Ritengo invece, che si dovrà realizzare una profonda riorganizzazione e innovazione del tessuto gestionale e associativo, implementando adeguate strategie, anche a medio e lungo termine.
La Federazione ha costruito in tutti questi anni un ruolo di primaria associazione professionale di categoria grazie al lavoro silenzioso di tanti uomini e donne che con una straordinaria disponibilità hanno messo al servizio del bene comune tempo e professionalità.

Oggi, a mio parere, occorre osare di più, bisogna unire al tempo e alle competenze di base, requisito indispensabile, la capacità e la voglia di cogliere le sfide dell'innovazione e del cambiamento. Il futuro della FIC si gioca attorno alla capacità di valorizzare i suoi associati evitando di tappare le ali a chi vuole dispiegarle».

Carlo Bresciani ha poi voluto dedicare la sua elezione ai suoi insegnanti, Dellea e Maioli, oltre che all'amico Piergiovanni Vivenzi, da un solo mese presidente dei cuochi bresciani, scomparso nei giorni scorsi a causa di un malore improvviso mentre alla ex Consolata di Boario stava preparando una lezione.

150421_carlo_bresciani.jpg