Decisa la chiusura anticipata
Ancora un fulmine a ciel sereno nell’universo venatorio bresciano. A partire da domani, mercoledì 12 dicembre, verranno infatti chiusi gli impianti di cattura di richiami vivi su tutto il territorio bresciano.

Ancora un fulmine a ciel sereno nell’universo venatorio bresciano. A partire da domani, mercoledì 12 dicembre, verranno infatti chiusi gli impianti di cattura di richiami vivi sul territorio bresciano.
A darne notizia, tramite una nota scritta, è l’assessore alla Caccia Alessandro Sala, spinto a tale provvedimento dalla vicenda del 7 dicembre scorso, che ha portato al sequestro del roccolo sito nel comune di Capriolo. Una vicenda - sottolinea Sala - che ha evidenziato un operato scorretto che l’Assessorato ritiene censurabile in quanto ha completamente disatteso il rapporto fiduciario con gli operatori autorizzati».

La decisione di chiudere anticipatamente i roccoli, sottolinea Sala, «pur coinvolgendo anche coloro che hanno agito correttamente, è motivata dalla necessità di sottolineare a tutti gli operatori degli impianti di cattura che l’attività deve essere svolta con la massima serietà nel rispetto delle regole fissate dalla normativa. Tanto più che vengono meno gli elementari principi di legalità, disattendendo le prospettive di numerosi cacciatori che confidano in questa attività per disporre dei richiami necessari per praticare la caccia da appostamento».

«Il ripetersi di questi episodi - conclude la nota dell’assessore Alessandro Sala - rischia di vanificare gli sforzi che Regione e Provincia hanno profuso in questi anni per migliorare e tutelare una attività importante. Si auspica che il provvedimento serva da monito per tutti coloro che, a vario titolo, collaboreranno in futuro nella gestione e nel funzionamento degli impianti di cattura di richiami vivi, evitando il ripetersi di analoghe situazioni imbarazzanti per i cacciatori e per istituzioni coinvolte, nonché per gli operatori per bene».

dal Giornale di Brescia
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