Expo: cibo, territorio, identità culturale
di c.f.

Questa sera a Prevalle una conferenza su Expo Milano 2015 e i temi dedicati al cibo in chiave territoriale, con il consigliere regionale Michele Busi, la geografa Elena dell’Agnese e il presidente dell'Ecomuseo Marco Luppis


In occasione di Expo 2015, Ecomuseo del Botticino ha dato vita ad una serie di attività per spiegare cosa è Expo e i temi dell’evento: cibo, energia per il pianeta.
La durata del progetto va da aprile  (visite e conferenze propedeutiche alla spiegazione di Expo 2015) a novembre e sono previste diverse attività culturali, compresa la visita ai padiglioni di Expo a Milano.

Il via è stato dato domenica scorsa con la visita alla mostra “Il cibo nell’arte”, in corso a Palazzo Martinengo a Brescia, un percorso che introduce al tema del cibo, alla sua declinazione culturale ai punti di vista alla storia del cibo che si può leggere, tangibilmente, nella storia dell'arte.

Questo giovedì sera, 16 aprile, alle 20.30 presso la sala consiliare di Prevalle, sede dell’Ecomuseo, ci sarà una conferenza dal titolo “La Cultura ci alimenta: cibo, territorio, identità culturale”, alla quale interverranno: Michele Busi, consigliere della Regione Lombardia, che racconterà Expo Milano 2015 per capire cosa è; Elena dell’Agnese, docente di geografia presso l’Università di Milano-Bicocca e vicepresidente della associazioni mondiali dei geografi, che parlerà del percorso storico del cibo; e Marco Luppis, presidente di Ecomuseo del Botticino, che presenterà il programma delle attività ecomuseali dedicate ai temi di Expo.

Un piatto di spaghetti al pomodoro, o un risotto allo zafferano sono il risultato dei percorsi culturali che per millenni hanno attraversato il pianeta. Se gli spaghetti sono giunti dal mondo arabo o forse dalla Cina, il pomodoro è originario delle Americhe, il riso è stato domesticato nella valle dello Yang Tze e lo zafferano arriva dall’Asia minore. Ciononostante, gli spaghetti al pomodoro, magari con l’aggiunta di una foglia di basilico, hanno una chiara connotazione nazionale e il “risotto alla milanese” si declina senza dubbio in termini territoriali. Come loro, molti altri alimenti, pur essendo il prodotto di una combinazione di flussi di portata globale, assumono un significato fortemente identitario. Per questo il cibo costituisce una perfetta metafora del rapporto fra “luogo” e “cultura”, ossia di qualcosa che tendiamo a considerare radicato in una specificità regionale, mentre è il risultato di una costante interazione di idee, di pratiche e di costumi.
 
Le attività di aprile si concludono a Gavardo venerdì 24 aprile con una cena al ristorante Capoborgo, dove lo chef Paolo Bodon, autore di vari libri, parlerà di erbe locali e le presenterà in alcuni piatti da degustare.

Per info www.ecomuseobotticino.it.
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