«Altri Sguardi», a teatro per riflettere
di Fabio Borghese

Prende il via venerdì da Sabbio Chiese la rassegna teatrale valsabbina, con lo spettacolo “Italianesi” di e con Saverio La Ruina, che con questo lavoro vinse il Premio Ubu 2012 come “Miglior Attore”


Venerdì 17 aprile ha inizio Altri Sguardi Teatro in Val Sabbia, iniziativa promossa dalla Comunità Montana e sei Comuni della Valle (Gavardo, Odolo, Sabbio Chiese, Vestone, Villanuova sul Clisi, Vobarno) con la volontà di condividere un percorso che ambisce nei prossimi anni a consolidarsi ed allargarsi.

Consapevoli dell’importanza delle precedenti esperienze, che rappresentarono un riferimento ben oltre i confini valsabbini per la peculiarità delle significative proposte teatrali, Altri sguardi riscopre lo spirito e gli obiettivi di quell’esperienza. Con lo scopo di invitare alla riflessione anche facendo ricorso all’umorismo intelligente, si pone il teatro al servizio di un confronto culturale sulle visioni del mondo, affrontando tematiche importanti con sguardo contemporaneo e dando spazio ad artisti che sentono la necessità di dialogare con le urgenze sociali senza chiudersi nella propria autoreferenzialità e che hanno nei loro curriculum premi e riconoscimenti tali da collocarli tra le eccellenze del teatro italiano. Un “teatro intelligente”, non solo elemento di svago.

Il cartellone, che si compone di sei appuntamenti e dei due incontri Leggere il Teatro, è uno sguardo “altro” sulla prossimità del quotidiano, per consentire (ad amministratori, pubblico, artisti e organizzatori insieme), una riflessione più matura e consapevole sul teatro e sulla vita.

Il primo spettacolo in cartellone, venerdì 17 aprile alle ore 20,45, sarà Italianesi di e con Saverio La Ruina, che con questo lavoro vince il Premio Ubu 2012 come “Miglior Attore” e riceve una nomination come “Migliore testo italiano”.

Italianesi indaga una parte della storia italiana rimossa dai libri, quella tragedia umana che si è consumata fino a qualche tempo fa a pochi chilometri dalle nostre case. Alla fine della seconda guerra mondiale, migliaia di soldati e civili italiani rimangono intrappolati in Albania e con l’avvento del regime dittatoriale sono costretti a vivere in un clima di terrore e oggetto di periodiche e violente persecuzioni. Con l’accusa di attività sovversiva ai danni del regime la maggior parte viene condannata e poi rimpatriata in Italia. Donne e bambini vengono trattenuti e internati in campi di prigionia per la sola colpa di essere mogli e figli di italiani. Vivono in alloggi circondati da filo spinato, controllati dalla polizia segreta del regime, sottoposti a interrogatori, appelli quotidiani, lavori forzati e torture.

In quei campi di prigionia rimangono quarant’anni, dimenticati. Come il “nostro” che vi nasce nel 1951 e vive quarant’anni nel mito del padre e dell’Italia che raggiunge nel 1991 a seguito della caduta del regime.
Riconosciuti come profughi dallo Stato italiano, arrivano nel Belpaese in 365, convinti di essere accolti come eroi, ma paradossalmente condannati ad essere italiani in Albania e albanesi in Italia. Ispirato a storie vere, è Tonino, il sarto 40enne cresciuto nei campi di concentramento albanesi, la voce che racconta le torture e i lavori forzati, il sogno dell'Italia dove, una volta arrivati, vennero sempre considerati stranieri. Una storia commovente, dolente, bella perché il protagonista è un piccolo grande uomo, eroico nella sua semplicità e che La Ruina innalza a valore fortemente simbolico.

Saverio La Ruina, con Dario De Luca, è fondatore di Scena Verticale che nasce nel 1992 a Castrovillari (CS).
La compagnia vanta diversi riconoscimenti come il Premio della Critica Teatrale, assegnato dall’Associazione Nazionale dei Critici di Teatro; il Premio Speciale UBU per il festival Primavera dei Teatri, giunto alla tredicesima edizione e di cui è ideatrice e organizzatrice. Negli ultimi anni i suoi spettacoli sono presentati anche all’estero con tournée in USA, Argentina, Russia, Inghilterra, Francia, Germania, Belgio, Irlanda, Croazia, Bosnia, Svizzera, Albania. Il testo di Italianesi è stato selezionato per Face à Face / Parole d’Italia per scene di Francia.
La prima stesura del testo è giunta nella cinquina dei finalisti al Premio Riccione per il Teatro 2011.
Lo spettacolo è stato trasmesso in diretta radiofonica nell’ambito di Radio 3 in Festival il 13/04/12.

I biglietti (intero 10 € - ridotto 5 €) saranno in vendita la sera dello spettacolo dalle ore 20 presso la biglietteria del teatro. Nei giorni precedenti è possibile prenotarsi e/o avere informazioni chiamando i numeri 030.3759792 o 327.1054158 (da lunedì a venerdì dalle 12 alle 14) oppure scrivendo a: altrisguardivst@virgilio.it.

Il prossimo appuntamento di Altri Sguardi Teatro in Val Sabbia 2015 sarà Desideranza, di e con Ugo Di Ganci e Ugo Giacomazzi, mercoledì 29 aprile presso il Teatro Comunale di Vobarno, Piazza Migliavacca 2, alle ore 20,45.

Ricordiamo inoltre che mercoledì 22 aprile è previsto il primo dei due incontri Leggere il teatro, con Paola Carmignani e Carlo Susa a Gavardo presso la sala Oriana Fallaci della biblioteca civica.

In foto: Saverio La Ruina in Italianesi
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