Detenzione di animali e rifiuti, tutto illecito
di Salvo Mabini

A finire nei guai per ricettazione, smaltimento illecito di rifiuti e infrazioni sull’allevamento di animali, un pregiudicato di Villanuova sul Clisi ed un operaio incensurato di Gavardo
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Prosegue l’attività dei carabinieri della Compagnia di Salò, mirata a controllare cantieri edili ed altre zone periferiche, segnalate come luoghi di abituali di sversamento e raccolta non autorizzata di materiali inquinanti.

Un’ennesima situazione, considerata piuttosto grave dagli inquirenti, è emersa a Soprazzocco di Gavardo, dove sono stati denunciati in stato di libertà in concorso per i reati di “smaltimento illecito di rifiuti”, “ricettazione” e “violazione al Testo unico per l’edilizia” e al “Testo unico in materia di identificazione degli animali da allevamento”, un pregiudicato di Villanuova sul Clisi ed un operaio incensurato di Gavardo.

I militari hanno accertato che i due, in un terreno di proprietà dell’operaio incensurato, avevano organizzato a scopo di lucro un vero e proprio punto di raccolta, stoccaggio e recupero di rifiuti pericolosi.
Fra questi mezzi di trasporto e parti meccaniche di provenienza illecita.

Sono stati rinvenuti, infatti, anche un autovettura Nissan risultata provento di reato (un appropriazione indebita del maggio 2014 denunciato dalla legittima proprietaria), ed un furgone Fiat Ducato risultato sottoposto a fermo amministrativo per mancanza di copertura assicurativa e per questo affidato in custodia al legittimo proprietario, il quale è stato a sua volta denunciato per “omessa custodia e rimozione di sigilli”: dovrà quindi spiegare la presenza del mezzo nell’area abusiva.

L’intera area oggetto dell’intervento è stata posta sotto sequestro.
All’interno anche un ricovero per animali (bovini ed equini) completamente abusivo.
L’ Asl veterinaria di competenza, intervenuta su richiesta dei militari, ha infatti accertato l’assenza di qualsivoglia identificativo per gli animali. Per questo è stata già comminata la sanzione amministrativa di 4.500 euro.

Sono in corso ulteriori indagini, che dovranno accertare la provenienza di tutte le parti meccaniche rinvenute.

VallesabbianewsTV



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