Si taglia un orecchio contro il guard rail
di Ubaldo Vallini

Brutto incidente ieri lungo la strada fra Agnosine e i Fondi, dov'era in corso il warm up di una prova del campionato provinciale "agnosine a ruote libere" di speed down. Superlavoro per la "medicalizzata"
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La tavola si è imbarcata all’uscita della curva e lui non è riuscito più a tenerla.
Una volta disarcionato è schizzato via di lato sulla sinistra.
Ed è stato veramente sfortunato, perché dopo alcune decine di metri di scivolata è finito con la testa contro uno dei piantini che sorreggono il guard rail: un ferro a “U”, per altro girato nella sua direzione.

Il casco che indossava, integrale come da regolamento, ma più aerodinamico che protettivo, su quella lama si è aperto come una scatoletta di tonno e la botta è stata forte.
L’orecchio sinistro si è staccato quasi per intero.

Incidente da brivido quello accaduto ieri pomeriggio alle 15 ad un 33enne nato in Israele, ma residente a Bologna.
Si tratta di uno dei partecipanti della gara di speed down che fra ieri e oggi viene disputata lungo la strada che scende dall’abitato di Agnosine verso la zona artigianale dei Fondi.

Una discesa con skateboard, in questo caso delle categorie “downhill & streetluge” inquadrate nel campionato provinciale Csi.
Manifestazione organizzata dall’Asd “Ruote libere” in collaborazione con l’Assessorato allo Sport di Agnosine e la locale Polisportiva.
Sul posto il 118 ha inviato la “medicalizzata” da Barghe e l’eliambulanza.

Il ricovero è avvenuto in volo con codice rosso al Civile di Brescia.
«Un incidente di gara come ne possono capitare, purtroppo – ci ha detto il patron organizzatore dell’iniziativa, il veterano Charlye Righetti -. Il regolamento prevede tute in pelle e casco e gli atleti sono così più protetti dei ciclisti, senza essere sostanzialmente più veloci, ma i problemi in questo genere di sport sono sempre in agguato».

Un rapido consulto con le decine di ragazzi partecipanti alla manifestazione
, ha preso atto della pericolosità di quel tratto di “pista”, decidendo di sospenderne il carattere agonistico.
Questo non ha impedito, solo mezz'ora più tardi, ad un 22enne equadoregno di sbattere contro le protezioni e provarsi la lussazione di una spalla, che è stata sistemata al Pronto soccorso di Gavardo, dove il ragazzo è giunto con l'autolettiga dei volontari di Agnosine e Bione, dopo l'ennesimo intervento con la medicalizzata.

"Medicalizzata che un paio di ore prima era intervenuta in quel di Sabbio Chiese, in una cascina di campagna, dove un sessantenne aveva accusato un malore.
Si trattava di un infarto e l'arrivo veloce del medico rianimatore, pronto a praticare una "trombolisi" e ad evitare il peggio.
Ora l'uomo si ritrova nel reparto di rianimazione del Civile di Brescia, ed è ancora vivo.

Anche oggi, per decisione unanime,
ad Agnosine tutti affronteranno più volte il percorso senza gareggiare, solo per divertirsi.

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