Credito cooperativo, storia e attualità
di Redazione

Il direttore generale della Cassa Rurale Davide Donati ed il presidente Andrea Armanini, insieme ad alcuni dirigenti dell’istituto di credito, sono intervenuti ad un incontro promosso dal Rotary Valle Sabbia a Gavardo per conoscere da vicino la realtà del credito cooperativo


Sono infatti ben 370 le banche di credito cooperativo in Italia e insieme rappresentano il 4° gruppo creditizio nazionale garantendo - per esempio - oltre il 20% degli impieghi totali riservati agli artigiani. La Cassa Rurale Giudicarie, Valsabbia, Paganella è nella sua attuale struttura frutto di diverse fusioni e incorporazioni una banca giovane (12 anni) ma che affonda le radici nei primi anni del '900 quando in Trentino don Lorenzo Guetti, deputato nel parlamento austriaco, promosse lo strumento del credito cooperativo come occasione di riscatto delle classi più deboli e per arginare il fenomeno dell'usura.

Oggi la Cassa Rurale è per dimensioni la 4° in Trentino e la 45° a livello nazionale, ma addirittura la 2° per numero di soci che hanno superato i 7.400. Negli ultimi anni anche la componente bresciana-lombarda va assumendo un peso sempre maggiore e la ripartizione dei soci conta 4.400 trentini e 3.000 bresciani. Due territori che il direttore Donati non esita a definire agli antipodi: uno tutto improntato alla ricettività turistica e l'altro tutto dedicato alla produzione industriale. Un contesto economico che risulta dunque di estremo interesse ed anche di stimolo per le attività dell'istituto.

In Valle Sabbia la Cassa Rurale copre attualmente il 21,34% della quota di mercato, vuol dire che ogni 5 abitanti maggiorenni uno è cliente della banca (70% Paganella; 45% Giudicarie, 38% Chiese). Ideale ispiratore del sistema creditizio mutualistico non è il perseguimento spinto del profitto ma il sostegno alla comunità di riferimento, per questo motivo la Cassa Rurale non distribuisce utili ma concede condizioni vantaggiose ai clienti/soci e "investe" ogni anno cifre importanti nel sostegno ad iniziative no profit del territorio: 450.000 euro solo nel 2014.

Anche il Rotary Club della Valle Sabbia può vantare un sostegno importante nella proposta del Bando Territoriale per la Valle Sabbia pubblicato tramite la Fondazione della Comunità Bresciana che vede una partecipazione di 20.000 euro ogni anno della Cassa Rurale. Molti i Progetti innovativi sono poi rivolti in particolare ai giovani, fra i quali: Incipit; Interlabor, Casa Londra, Berlino, Barcellona.

Nell'attualità il dibattito sulla riforma del sistema delle Bcc, stralciata dal Decreto Legge che riguarda le Banche Popolari, ma che dovrà avvenire in breve tempo pena un'ulteriore previsione normativa dall'Alto. Le prospettive dell'intervento di riforma - ha proseguito il direttore Donati- sembrano vertere su alcuni punti essenziali:
- la costituzione di 1/2/3 grossi gruppi bancari
- una riduzione dell'autonomia del singolo istituto a favore di una capogruppo che svolga attività di coordinamento e controllo
- un patrimonio minimo
- aggregazioni che riducano da 370 a 150 le BCC
- ristrutturazione della rete degli sportelli
- la possibilità di rafforzare il patrimonio con capitale dei soci.

La razionalizzazione della rete degli sportelli fa un certo effetto se solo pensiamo alla corsa fino a pochi anni fa alle continue aperture d’altronde non stupisce che anche nei nostri territori montani quasi il 70% delle operazioni vengono oggi concluse sul canale online mentre solo un terzo si svolgono all’interno di una filiale.

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