Schiacciato da un camion un operaio vestonese
Tragico infortunio sul lavoro all’esterno di una lavanderia a Tieno di Trento, la vittima è un 29enne senegalese residente a Vestone Schiacciato dal camion che stava scaricando. Sam Modou Diop è rimasto incastrato fra il mezzo ed un muro.

Ancora un infortunio mortale che vede protagonista un bresciano, stavolta un immigrato. È accaduto in terra trentina, a Tione, dove ha perso la vita un ventinovenne operaio di origine senegalese, ma residente a Vestone.
Il tragico incidente è accaduto nel tardo pomeriggio di venerdì alla lavanderia industriale Italcomm Service Srl di Tione, un’azienda che dà lavoro ad una quindicina di persone e che lavora soprattutto per gli alberghi della zona.
Sam Modou Diop è rimasto schiacciato contro il muro di un magazzino dal camion che si stava scaricando ed è deceduto poche ore dopo all’ospedale Santa Chiara di Trento per le gravi lesioni interne riportate.

Per ricostruire nei dettagli la dinamica del tragico fatto, stanno ora lavorando i Carabinieri di Spiazzo Rendena. Si tratta ora di capire perché il pesante veicolo si sia improvvisamente messo in movimento dallo scivolo lungo il quale era parcheggiato, travolgendo il povero sventurato senegalese, che non ha avuto modo né tempo di accorgersi di quel che stava succedendo. Sul posto, dopo l’allarme lanciato dai compagni di lavoro del giovane, è stata inviata l’eliambulanza. Dopo le prime cure, l’operaio senegalese è stato trasportato all’ospedale Santa Chiara di Trento.
Qui è entrato subito in sala operatoria dove i medici si sono prodigati nel tentativo di salvargli la vita. Purtroppo tutto è stato inutile e Sam Modou Diop è deceduto nella notte, poche ore dopo il ricovero.

L’automezzo è stato posto sotto sequestro da parte della magistratura, alla quale spetta ora il compito di accertare le eventuali responsabilità.
Di sicuro rimane il dolore per un nuovo lutto che ha colpito il mondo del lavoro, proprio mentre in tutta l’Italia si piange la sorte degli operai morti nell’acciaieria torinese. Rimane il dolore per la sorte di un giovane sfuggito alle tristi condizioni di vita del suo Paese soltanto per trovare la morte lontano da casa, in un modo assurdo, in un tipo di lavoro nel quale apparentemente non ci sono grandi pericoli.

Vigilio Giovanelli dal Giornale di Brescia
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