Più realisti del re
di Ubaldo Vallini

«Mi scusi, può togliere quei tre quadri dalla sala? Abbiamo degli ospiti libanesi, sono ospiti di riguardo e non vorremmo che si offendessero»



Una richiesta insolita quella avanzata ad un noto ristoratore di Gavardo da alcuni avventori.
A preoccuparli, la presenza della mostra permanente dell'eclettico artista valsabbino Franco Liloni, alcuni dei quali ritraggono dei normalissimi ed artistici nudi di donna.

Intendiamoci: come si può vedere nelle fotografie pubblicate, nulla a che vedere con la pornografia, men che meno con la "blasfemia", termine che sta tornando di moda di questi tempi e che sarebbe stata la causa scatenante, anche recentemente, di sanguinosi attentati terroristici.

Resta dunque ancora più evidente l'assurdità della richiesta, più grave perchè sarebbe stata avanzata non da pudici avventori, ma da impresari del gardesano olio d'oliva che temevano di mettere a disagio qualche loro facoltoso cliente.

Il ristoratore, obtorto collo, si è adeguato, evitando così di dover cancellare la sicura prenotazione.
In barba all'arte e non solo a quella, anche alla nostra cultura.


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