Prospettive di lavoro in casa Waris
di Aldo Pasquazzo

La Waris fotovoltaica solar system, che ha sede in località Sorino tra gli abitati di Condino e Storo, riesce ancora a garantire prospettive di lavoro e anzi ad assumere


La Waris, che si trova dove un tempo c’era la storica Feltrinelli Legnami, è al momento una delle poche aziende (assieme alla BM del gruppo Bottini & Tonini) capace di dare prospettive ai propri lavoranti e anche a lavoranti nuovi.
Da tempo oramai il gruppo, che già sta riscontrando una crescita sia come dipendenti sia come fatturato, sembra in grado di garantire senza problemi occupazione e salari.

Lo stesso personale, quasi interamente del posto e per lo più giovane, è ripetutamente sottoposto – attraverso corsi di aggiornamento - a migliorare e perfezionarsi. Ci sono parecchi diplomati e anche qualche ingegnere.

«Giusto ieri parlavo con i referenti aziendali, che mi hanno confermato che le maestranze sono tuttora una quarantina e che altre dieci potrebbero aggiungersi prossimamente» fa sapere il sindaco di Storo Vigilio Giovanelli.
E questo vale anche per il comparto femminile, che da sempre in questa valle incontra grandi difficoltà occupazionali.

Rispetto ad una trentina di anni fa,
per gli amanti di statistiche, da queste parti si sono persi almeno 700 posti di lavoro.
Negli Anni Settanta del secolo scorso c’erano la Rivadossi maniglierie e la maglieria Mascheri a Condino, a Pieve di Bono la Nicolini e i calzifici Vela e Orven, a Storo Filatura, Cotonificio Trentino e Lowara, più tante altre realtà artigianali, mentre a Baitoni di Bondone operava la Benigni poi diventata Jado, di cui adesso non c’è più traccia.

Ora – annunciano in Waris dove c’è un ufficio marketing e relazioni pubbliche – ci stiamo organizzando in modo da far fronte alle esigenze di mercato. Oltre a quello nazionale guardiamo alla piazza tedesca”.


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