Tetto in fiamme a Preseglie
di val.

Le fiamme si sono alzate alte in Via della Fonte. Il padrone di casa è salito per primo sul tetto per spegnerle, poi ha però avuto bisogno dell'intervento del 118



Erano circa le 19 e 30 di questo martedì quando le fiamme che soffiavano nella canna fumaria, dopo essersi fatte beffa dell'isolante, hanno cominciato ad aggredure il sottotetto.

Quando se n'è accorto, Sandro Bacchetti che attorno a casa ha il materiale e l'attrezzatura della sua impresa edile, non ci ha pensato un attimo di troppo: ha arraffato la canna dell'acqua ed è salito sul tetto, deciso ad avere ragione alla svelta di quel pericolo.
Da poco lontano sono accorsi alcuni parenti, che sono saliti sul tetto insieme a lui.

L'impresa si è però rivelata meno semplice del previsto
e per fortuna gli sono corsi in aiuto i vigili del fuoco da Vestone e da Salò con più automezzi.
Non c'è voluto molto ad aver ragione delle fiamme, nonostante il vento che a tratti soffiava furioso. Alla fine ad andare in cenere è stato una porzione di tetti, in prossimità del "colmo", per una superficie di circa 30/40 metri quadrati.

Salvi, sembra, la schiera di pannelli fotovoltaici rivolti a sud-est,
fissati sulla parte di tetto nuovo che è stata risparmiata dal rogo.
A quel punto, un poco tranquillizzato, Sandro faticava a riprendere il normale respiro e ad impugnare qualsiasi cosa a causa delle ustioni rimediate alle mani, specie la sinistra.

L'intervento dei volontari di Pronto Emergenza ed il ricovero in codice giallo e con la maschera dell'ossigeno al Pronto soccorso di Gavardo, hanno rislto anche quel problema.
Intanto, intorno alle 21 e 30, parenti e amici di Sandro erano già pronti a tornare sul tetto per rattoppare lo squarcio con dei robusti teloni.

Sul posto anche una pattuglia dei carabinieri di Sabbio Chiese.

 
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