I 100 di Padre Anacleto
di Paolo Catterina

Cent'anni di fede, studi storici e spirito francescano, quelli del "padre della patria" Anacleto Mosconi, che proprio oggi, domenica 15 febbraio, gira la boa del secolo di vita



Padre Anacleto è stato di recente trasferito dal convento di Sant’Angelo (in centro a Milano) a Sabbioncello di Merate (Lecco).
A dispetto degli acciacchi e della veneranda età, è sempre lucidissimo e conversare con lui è un piacere inesauribile.

Una delegazione di prevallesi, amici e conoscenti, lo festeggerà oggi nella sua nuova destinazione. Fra loro Paolo Catterina, che ci ha inviato una nota di auguri.
La pubblichiamo volentieri.

Sono da celebrare con grande orgoglio i 100 anni di vita che il nostro Padre Anacleto Mosconi compie il 15 febbraio 2015.
La salute non è più quella dei vent’anni, quella da novizio francescano, ma la mente è quanto mai vivida e vivace!

L’autorevole “Padre della storia e della comunità di Prevalle”, lo studioso coltissimo di francescanesimo e recentemente studioso rinomato di figure come quelle di Lucrezia Borgia e di Gabriele d’Annunzio festeggia onorevolmente questo traguardo che è un grande dono personale ma che il Padre ha sempre condiviso tra il ministero nell’ordine francescano e gli studi di storia e di storia dell’arte.

Il suo nome all’anagrafe è Antonio Mosconi, nato a Goglione Sopra il 15 febbraio 1915 – il più anziano senza dubbio ad avere ancora sui propri documenti di identità l’antico nome del paese.
Nel dicembre 2010 il Comune di Prevalle gli ha conferito un meritato e onorifico attestato di “Cittadinanza Onoraria”.

Partito adolescente da Goglione Sopra per Chiari si applicò ai primi studi lungi, inizialmente, dal voler vestire il saio francescano.
Ma il richiamo a seguire le orme di Francesco non si fecero attendere, entrò nell’ordine dei Frati Minori, infatti, nel 1932.
Seguirono anni intensi di studio durante il noviziato e nel giugno del 1940 l’ordinazione sacerdotale e la Licenza in Teologia al Pontificio Ateneo Antoniano di Roma.

La bibliografia di Padre Anacleto vanta decine e decine di corposi volumi sulla storia del Francescanesimo, sull’arte e la storia dei conventi oltre che su importanti figure dell’ordine e sulle Clarisse.
E ancora studi specialistici su temi di teologia e iconografia.

E’ stato docente di Storia della Chiesa nello Studio Teologico Francescano di Busto Arsizio dal 1940 sino al 1958, Delegato Arcivescovile nell’Istututo Climatico della Croce Rossa di Cuasso al Monte fino al 1960, Assistente Regionale dell’OFS, Vicario del Convento di Sant’Angelo in Milano.
Ha svolto la missione di Cappellano presso l’Università Cattolica di Milano nel 1977 ed è stato Archivista dei Frati Minori di Milano dal 1964 per lunghi anni. Ha scritto articoli, saggi e interventi su decine di giornali e riviste, tenuto conferenze, corsi ed esercizi spirituali presso innumerevoli istituzioni.

Il ministero Sacerdotale lo ha visto dedicarsi con zelo all’attività pastorale come predicatore in numerose località italiane e anche in Svizzera.
E’ stato penitenziere presso il Duomo di Milano e dal 1982 sino al 2009 è stato confessore presso il Convento-Parrocchia di San Giovanni Battista alla Creta a Milano.

Fino a poche settimane fa ospite del bellissimo complesso monastico di Sant’Angelo, nel centro di Milano, oggi Padre Anacleto celebra una vita a servizio della fede e dell’intelletto di impressionante intensità e durata!
Ancora oggi è determinato nel chiedere con forza che si ponga mano alla riedizione del suo volume – del 1965 e poi rinnovato nel 1984 – “Il paese di Prevalle”.

Ma non solo… sono davvero inesauribili gli spunti e le domande che gli sovvengono pensando – come fa di frequente – al paese e alla chiesa di San Michele in particolare.
Se solo potesse, scenderebbe lui a scavare nella cripta sotto l’Altare e, se ne avesse la forza, verrebbe personalmente a grattare i muri in cerca di affreschi e tracce di quell’antica chiesa primordiale.
Ricorda senza esitazioni i testi delle lapidi che ancora offrono spunti per dare una lettura nuova alla storia di San Michele.

Insomma… con Padre Anacleto non si finirebbe mai di parlare di storia e di tante storie di cui ancora è custode e generoso dispensatore.

Vogliamo accompagnarci con i suoi versi, dolci e ricolmi di affetto per il paese e per l’umanità per unirci alla famiglia Mosconi, sempre vicina a Padre Anacleto, in un augurio e in un abbraccio.
Francescanamente, Auguri di Pace e bene!!!!.

Il mio paese

Ora che son lontano
dalla mia terra amata
immagini e ricordi
s’affacciano alla mente
E vedo il campanile
che svetta sul paese
e ne segnala il tempo
e pur l’antica chiesa
che tutti ci affratella
in un’unica fede
E case belle attorno
dove la gente vive
tra gioie e dolori
E vedo il cimitero
ove i tanti fiori
son memorial d’amore
Poi l’occhio spazia ancora
fino ad un verde colle
coi suoi preziosi marmi
e all’altro limitare
v’è pure il fiume Chiese
che dona l’acqua e i pesci
Questo è il paese mio
ove se raro è il passo
sempre il pensier vi torna


Malinconia


Malinconia dolce
ognor a me vicina
che nella mente affolli
ricordi e desideri

Or mi volgi al passato
regno della memoria
ove si fan presenti
tante persone care

Or mi volgi al presente
al regno dell’amore
che sempre vo cercando
con ansia timorosa

Or mi volgi al futuro
al regno del mistero
là dove ogni speranza
trova l’eterno approdo


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