«Anche senza il supporto dei nostri amministratori»
Gentile Direttore, Le chiediamo spazio nella Sua rubrica per esporre una nostra riflessione a seguito del Consiglio Comunale che si è svolto a Gavardo il 30 gennaio 2015, che ha discusso anche della situazione della Fonderia Mora...


Noi viviamo nelle zone circostanti tale insediamento e da ormai più di dieci anni segnaliamo il degrado della qualità della vita causalo dalle emissioni di odori, polveri e rumori.
Alla fine le nostre denunce hanno trovato riscontro nero su bianco in un dossier redatto da ARPA a seguito di una ispezione svolta all'interno della fonderia.

Pensavamo, ne siamo conviti ancora oggi, che il tema della difesa della salute e dell'ambiente e la sofferenza dei cittadini, dopo la relazione dell'ARPA, potessero essere affrontati dall'intero Consiglio Comunale con spirito costruttivo, senza divisioni ideologiche o difesa di interessi particolari, ma così non è stato.
Le due diverse azioni proposte dalle minoranze sono state sostanzialmente rigettate dalla maggioranza senza che questa abbia avanzato alcuna controproposta credibile e concreta per avviare a soluzione in tempi rapidi, la grave situazione in cui ci troviamo a vivere.

E' noto che la Fonderia Mora spa di Gavardo è stata acquisita dal 2012 dal gruppo Camozzi spa, il quale si era impegnato a rispettare tutte le normative italiane ed europee riguardo alla tutela della salute, uniformandosi alle disposizioni che regolano l'attività del settore.
Purtroppo questo impegno verbale è rimasto privo di riscontro nei fatti, reso ancor più grave dalla concessione di proroga scaduta ben 2 anni fa e quindi non più rinnovabile, all'applicazione delle normative italiane ed europee concessa dalla Provincia di Brescia, presentando una nuova AIA, la cui ultima proroga è scaduta il 28.12.2014.

La pressione dei cittadini e le interpellanze delle due forze politiche di minoranza in Consiglio Comunale hanno portato alla riunione del 30.1.15 dove abbiamo assistito ad una "discussione" a senso unico: dapprima il Sindaco ed i suoi assessori hanno affermato essere la questione dibattuta non di loro competenza, e successivamente hanno individuato nella Provincia di Brescia l'ente (che verrà a cessare) preposto a risolvere la questione della tutela alla salute.
La Giunta ha concluso impegnandosi solamente a sollecitare l'analisi epidemiologica ambientale, necessaria per monitorare lo stato di polveri/gas e quant'altro immesso dall'Azienda nell'aria, indagine sollecitala all'ASL.

In sostanza la discussione si è chiusa con la chiara e netta sensazione, per noi cittadini, che la giunta non abbia alcun interesse alla tutela della salute, sancita dalla Costituzione.
Gli organi di governo locale, e gli uomini/donne che lo formano, cittadini gavardesi anche loro, hanno in modo chiaro e preciso affermato che non è un loro problema, lo è semmai della Provincia!

Quindi a loro non compete la difesa/tutela dell'interesse della collettività, di cui anche loro fanno parte, ma hanno semplicemente rinunciato alle proprie responsabilità e all'applicazione dei loro poteri di controllo per lasciare il tutto nelle mani dell'Azienda.

Eppure non si chiedeva la luna.
Volevamo solo che i nostri amministratori fossero al nostro fianco, con tutti i mezzi di cui dispongono, tanti o pochi che siano, per costringere le fonderie Mora ad attuare rapidamente le promesse tante volte, troppe volte fatte, per ricondurre a legalità una situazione non più sostenibile per i cittadini, e crediamo anche per i lavoratori dell'azienda.

Vogliamo solo che la fonderia lavori nel rispetto delle norme che regolano fattività di simili impianti, che rispetti le norme a tutela della salute di tutti, dell'ambiente, che rispetti le regole come tutti siamo tenuti a fare per il vivere civile. Abbiamo il diritto ad una qualità della vita dignitosa un diritto che nessuno ha il potere di toglierci in nome del profitto.
Siamo tornati a casa delusi, convinti che ad alcuni dei nostri amministratori dei nostri problemi importi poco o nulla.
Un esercizio "sterile", meno rilevante di un contenzioso per i muggiti molesti di vacche o il reintegro di un vigile urbano e quindi tranquillamente considerato affare da scaricare alla Provincia.

Molti di noi hanno ripensato a tutti gli anni trascorsi con le finestre e le porte chiuse
, nella vana speranza di lasciare fuori le polveri, le puzze che ammorbavano l'aria, di vedere cessare gli attacchi d'asma dei nostri bambini, che invece diventano via via sempre più frequenti e angosciosi.

Per questo la delusione provata e la sfiducia
verso un certo modo di esercitare il ruolo di amministratore non ci farà arrendere, saremo anzi ancora più determinati nel nostro impegno, faremo in modo che il problema ex Fonderie Mora non venga derubricato a problema di semplice vicinato perché così non è, l'aria e l'ambiente che vengano compromessi sono un problema di tutti; un'eredità pesante che lasciamo a chi verrà dopo di noi e per questo percorreremo tutte le vie che si renderanno necessarie per trovare una soluzione, anche senza il supporto dei nostri amministratori.

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