Forse è meglio ripensarci
di Ubaldo Vallini

L'amministrazione comunale di Barghe prende posizione in merito alla decisione presa dall'Assemblea della Comunit montana di spostare il nuovo Centro diurno disabili da Barghe a Sabbio Chiese. Non si pu rimediare ad un errore facendone un altro.

“Siamo completamente d’accordo sulla necessità di prendere in carico l’immobile di Idro, ma non sul trasferimento in quella sede del Centro Diurno Disabili che c’è attualmente a Barghe. Non si può porre rimedio ad un errore fatto commettendone un altro”. Sul filo logico di questa affermazione, il Consiglio comunale di Barghe si è riunito nei giorni scorsi e, all’unanimità, maggioranza e minoranza insieme ha deciso di astenersi dal votare la proposta sottoposta ai Comuni dalla Comunità montana valsabbina. Si tratta della ratifica della delibera approvata in Assemblea comunitaria pochi giorni prima con 35 voti favorevoli, su 56 presenti, che prevede la “Risoluzione della convenzione per la realizzazione della Casa Alloggio per disabili” in quel di Idro. L’abbiamo riferito la scorsa settimana: il documento contempla anche il trasferimento in riva al lago di quella che sarebbe dovuta essere la nuova struttura del Cdd accanto a quella attualmente esistente a Barghe. Non erano stati pochi delegati che temevano di aver messo una pezza peggiore del buco. La notizia si è sparsa per Barghe dove i ragazzi diveramente abili del Centro sono ormai parte integrata della comunità: “Ma èl vero chè i marcia i pütì?” è stata la domanda che è corsa di porta in porta. Gli amministratori proprio non potevano fare finta di non sentire: “Con la nostra presa di posizione abbiamo manifestato l’intenzione di non rinnegare i nostri ragazzi, di evitare di consegnare loro un biglietto di sola andata e di privarci della ricchezza che portano con la loro presenza” ha messo nero su bianco il sindaco Oriano Ceresa. Che spiega: “Il progetto esecutivo della nuova struttura che avrebbe dovuto sorgere a Barghe è stato redatto dalla Comunità montana ed è stato approvato dal Consiglio comunale lo scorso 16 febbraio, perché si potesse cominciare a costruire l’immobile”. Poi è arrivata la decisione di realizzare il nuovo Cdd a Idro, modificando parte della nuova struttura nata come Casa Alloggio per disabili e che si trova ad affrontare la mancanza degli accrediti regionali necessari per poterla gestire, ma anche la mancanza di utenti. Un errore di valutazione da parte della Cooperativa che si era presa l’impegno di edificare la struttura e da parte degli amministratori che l’avevano sostenuta, insomma. Porvi rimedio è d’obbligo, semmai gli amministratori si dividono sul come: “Non vogliamo essere corresponsabili di una scelta che riteniamo affrettata e confidiamo nella possibilità di rivisitare questa scelta – conclude il primo cittadino di Barghe -. Un tavolo di lavoro al quale partecipino esperti del settore può sicuramente individuare un diverso utilizzo della struttura di Idro. Non possiamo accettare che siano solo i criteri di economicità ad indicare scelte di questo tipo sulla pelle di ragazzi che in vita loro non hanno mai potuto scegliere nulla”.
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