...e il Comitato Gaia?
Chiediamo gentilmente spazio al suo giornale per esprimere alcune nostre considerazioni in merito alla questione Ex Fonderie Mora a Gavardo e a quanto successo nel consiglio comunale del 30 gennaio


Come Comitato GAIA abbiamo già espresso in precedenti occasioni quel è il nostro ruolo in quanto sta succedendo, un ruolo deciso insieme agli altri attori della società civile e politici che si stanno muovendo sulla scena e rispettoso del nostro statuto.
Il nostro ruolo è improntato alla valorizzazione dell’imponente lavoro fatto da Legambiente in tutti questi anni a fianco dei cittadini, rispettoso del ruolo politico svolto dalle minoranze in Consiglio Comunale e di quanto ci è stato chiesto di fare dai cittadini che ci hanno interpellato già da ottobre dell’anno scorso.

Non dobbiamo certo rendere conto a chi, provocatoriamente,
ci chiede cosa facciamo e dove siamo quando si parla delle ex Fonderie Mora paventando chissà quali remore o paure il Comitato possa mai nutrire nei confronti di questa emergenza ambientale.
Noi rendiamo conto del nostro operato ai cittadini che ci hanno chiesto aiuto e a nessun altro, se qualcuno vuole sapere cosa e come lo stiamo facendo si faccia pure avanti, le porte del Comitato sono sempre aperte a chi ha voglia di fare per il suo paese, per i suoi cittadini, per i lavoratori delle fonderie che non sono solo gavardesi, per l’aria e per l’ambiente che sono patrimonio di tutti.

In merito a quanto successo in Consiglio Comunale non siamo rimasti affatto stupiti.
Conosciamo il sindaco e la sua maggioranza e il loro modo di fare perché li abbiamo già misurati sulla questione centrale a biomassa e nulla ci aspettavamo da chi voleva svendere il suo territorio e la salute dei suoi cittadini piazzando una centrale che bruciava più di dieci tonnellate di legna al giorno proprio tra scuole e asili, se non bastava questo per capire con chi si aveva a che fare…

Questo non toglie che si sia molto dispiaciuti,
in qualità di cittadini, per il triste spettacolo offerto alla cittadinanza su un tema che poteva essere tranquillamente utilizzato da questa amministrazione per avere un moto d’orgoglio ed affrontare il problema con serietà ed apertura perché la tutela dell’ambiente e la salute dei cittadini non dovrebbero avere bandiere.. almeno in teoria.

Noi abbiamo ascoltato le storie dei cittadini
che vivono ogni giorno a fianco delle fonderie, abbiamo letto i documenti che sono agli atti in comune e abbiamo letto anche la relazione fatta da ARPA e ci chiediamo solo una cosa… la legge è uguale per tutti?
Se un vigile mi ferma e vede che la mia auto non ha la revisione fatta credete che mi basti dirgli di portare pazienza che forse fra 6 o 7 mesi la farò e che comunque ho appena rifatto la carrozzeria e che quindi è evidente che alla mia macchina ci tengo quindi lui non si deve preoccupare, anzi, si deve fidare che io la revisione la farò. Secondo voi andrò a casa con la mia macchina oppure no?

Ecco ..togliete la macchina e metteteci le ex Fonderie..
se non rispettano le regole, le leggi e le normative in materia è accettabile che il Comune dica semplicemente che non sono affari suoi?
Come è possibile credere che il sindaco abbia fatto decine di telefonate “non documentabili” in provincia per sollecitare un intervento, ci dobbiamo fidare di lui, magari mettere questi solleciti per lettera no? Così per tutti quei solleciti fatti alla ditta anche quelli stranamente “non documentabili”?
Il sindaco dovrebbe ricordarsi chi e cosa rappresenta quando indossa la fascia tricolore.

Ci preme un’ultima cosa.
Un consigliere di maggioranza si è espresso in questo modo “..per il bene dell’azienda, dei dipendenti, della nostra comunità e soprattutto per il vicinato, che la cosa che serva meno in questo momento siano delle sterili campagne o polemiche politico-ambientali.”, bene, noi lo invitiamo a passare un pomeriggio in casa dei cittadini del “vicinato” che si lamentano così potrà spiegare ai loro figli perché devono tenere tutte le porte e le finestre di casa chiuse, perché non riescono a dormire di notte e che in fondo in fondo avere un attacco d’asma un giorno si e quello dopo anche è del tutto normale e serve per il bene dell’azienda, dei dipendenti e dell’intera comunità ma soprattutto, per il loro bene.

Comitato Spontaneo di Cittadini
G.A.I.A. Gavardo Ambiente Informazione Attiva



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