Sant'Antonio di Agrone
di Aldo Pasquazzo

La chiesa di Sant’Antonio Abate è stata restaurata e ad Agrone, frazione di Pieve di Bono, il giorno del patrono è tornata ad essere affollata di gente


Per l’occasione c’erano l’arcivescovo Luigi Bressan e con lui padre Artemio Uberti e don Vincenzo Lupoli.
Tutti schierati lungo le vie della frazione per la solenne processione vespertina.
Una tradizione molto partecipata che si rimanda di anno in anno. A portare a spalle la statua del santo patrono, i confratelli con la consueta veste bianca bordata di rosso.

Nel corso della messa (resa ancora più solenne dalla presenza della corale parrocchiale) il presule all’omelia si è detto «onorato di ritrovarsi in questo edificio dove solo pochi mesi fa uno dei suoi giovani ebbe la gioia di essere affidato alla missione sacerdotale».
A rappresentare la maggiore istituzione di paese c’era il vice sindaco Paolo Franceschetti. Il numero due di paese qualche meritato riconoscimento lo ha riservato a favore del sagrestano Gelmino Armani: «Durante l’intera fase di recupero, ma non solo, quest’uomo è stato di vero aiuto perchè l’opera intrapresa potesse andare a compimento».

«L’intervento, coordinato dall’architetto Enrico Mazzucchi, è stato in buona parte sostenuto dal servizio Beni Culturali della Provincia» ha detto invece padre Artemio.

La sagra di paese,
gestita dal Circolo culturale padre Remo Armani, ha messo in scena nella serata di sabato un concerto di chitarra e flauto, ma anche un incontro – sempre in chiesa – con il tecnico progettista architetto Enrico Mazzucchi.
La cena a base di polenta e spiedo ha preceduto il torneo di briscola ed il concorso la miglior torta proposta dalle donne di paese.

Scartabellando tra gli archivi della rivista Agrone & Frugone – Vicende storiche e documenti, emerge che
la chiesa sarebbe stata consacrata il 20 luglio del 1530 e due anni dopo fu possibile abbinarle il campanile. Nel 1719 venne ampliata e nel 1750 dotata di un altare maggiore di stile barocco.

Durante la Prima Guerra mondiale, il paese di Agrone venne evacuato e la chiesa -adibita a magazzino- subì in quel periodo diversi danni e furti. Fra le altre cose vennero asportate le campane, rimesse al loro posto nel 1929.

Il primo aprile del 1944 la curazia di Agrone diventò autonoma parrocchia.

.in foto: la processione vespertina



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