Rambaldini e il legno di Storo
di Aldo Pasquazzo

A volte il maratoneta Alessandro Rambaldini, valsabbino di Lavenone, usa gareggiare con addosso la maglia della “Storo Legno“ e a quanto pare quella mitica scritta sembra anche portargli fortuna


Il portacolori delle Valli Bergamasche ha inserito Storo Legno sia nel 2010 in occasione della maratona di New York, dove era giunto al 42° posto, sia alla Maratona di Roma dove sempre in quello stesso anno si era piazzato in 25a posizione.

Ma il suo ultimo successo il 34 enne lombardo lo ha collezionato lo scorso 4 gennaio al Passo della Mendola, quando ai piedi della pista Campi da Golf ha inserito il proprio nome nel prestigioso albo d’oro della mitica ciaspolada.
«Già ad un terzo della salita – ha detto Rambaldini – l’idea di potercela fare aumentava».

Ancora Rambaldini: «Dodici mesi fa proprio quassù ero giunto in 4° posizione e stavolta, lungo un percorso che faceva per me, sono riuscito a prevalere davanti a protagonisti quali Claudio Cassi e Gerd Frick. Il mio tempo è stato di 13’ e 32” mentre la catalana e vincitrice in ambito femminile è risultata Laia Andreu Trias che con un tempo di 16’ e 41” ha bissato il successo del 2012».

Rambaldini, come mai il tuo accostamento alla Storo Legno di Storo
?
«Sono anni che con la mia famiglia abbiamo legami stretti con l’azienda di Angelo Ferretti (il cavaliere nero della storica Settaurense ndr) e quindi era giusto che sulla maglia che indosso ci fosse il nome della sua azienda. Poi in valle del Chiese ho diversi amici tra cui Paolo Omicini, pure lui di Storo, con il quale a volte ho anche modo di confrontarmi, sportivamente parlando».

150112_rambaldini.jpg