A cena con la coca
di Salvo Mabini

Spacciava cocaina all’interno di un ristorante, senza accorgersi che al tavolo vicino stava cenando un gruppo di carabinieri, liberi dal servizio, non dal dovere di intervenire


Avrebbero dovuto limitare l’uso di polvere bianca allo zucchero a velo necessario per il pandoro. Invece, una compagnia di amici a cena all’interno di un ristorante a Toscolano Maderno, ha pensato di ravvivare la serata con della cocaina.
Non avevano però fatto i conti coi vicini di tavolo che, ironia della sorte, erano carabinieri valsabbini in trasferta, liberi dal servizio, ma sempre all’erta.

Militari di stanza a Vestone, Sabbio Chiese e Vobarno, impegnati in convivio, che non hanno potuto fare a meno di sentire e di osservare lo scambio di battute e di soldi.
Da una parte lo spacciatore: G.C., operaio 44enne residente a Nuvolera, pregiudicato per reati specifici. Dall’altra uno degli avventori, un imprenditore gardesano.

E al momento della cessione di una dose di coca sono intervenuti: manette all’uno, segnalazione dell’altro alla competente autorità quale assuntore di sostanze stupefacenti.
Dalle tasche del pregiudicato sottoposto a perquisizione, poi, sono saltate fuori altri cinque grammi di cocaina suddivisa in dosi, pronta ad essere spacciata.

L’arresto è stato convalidato e il 44enne condannato a 6 mesi di reclusione (pena sospesa) e 1.000 euro di multa.
Il titolare del ristorante sarebbe risultato estraneo alla vicenda.


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