Altri cento giorni ancora
di Aldo Pasquazzo

L’intervento riguardante la realizzazione di un nuovo sottopasso lungo la 237 del Caffaro, all’altezza della Cà Rossa, avrebbe dovuto concludersi il 19 dicembre, a 100 giorni dal via


Non è stato così. La nuova data di conclusione è stata fissata per il prossimo 27 marzo e cioè tra altri 100 giorni.
Nel frattempo il grosso del traffico, sia per Tione sia per Brescia, continuerà a confluire lungo la vecchia strada, dove crea qualche disagio, soprattutto nei pressi della vecchia locanda Cà Rossa (ora punto vendita Poli), a ridosso della pizzeria RiStoro della famiglia Lomoro, dove nelle ore di punta a prevalere è il caos.
In quel punto, infatti, al già complesso andirivieni dei pedoni, si aggiunge il bivio per Storo e la Valle di Ledro.

«Effettivamente qualche problema lo si riscontra soprattutto in questi giorni di traffico dovuto alle festività la cui utenza da o per Pinzolo e Madonna di Campiglio è fortemente accentuata.. Diversamente non si poteva fare perché altre soluzioni proprio non se ne vedevano» fanno sapere sia il sindaco Vigilio Giovanelli sia Claudio Cortella, assessore ai lavori pubblici.

Anche il dirigente provinciale del Servizio gestione strade di Tione, geometra Mario Maestranzi, è di identico avviso.
E giustifica il forzato prolungamento dei tempi: «Ad aggravare la situazione ci si è messa anche la pioggia dei mesi scorsi e neve ultima. Tra qualche giorno mi confronterò col sindaco e con l’assessore. Avremmo potuto accelerare i tempi, rischiando però di incorrere in inconvenienti tecnici».

Il disagio grava anche sulle abitazioni dislocate al di sopra della Statale, raggiungibili grazie ad un percorso alternativo che però viene utilizzato anche da mezzi pesanti.

Aggiudicataria dei lavori è l’impresa Felice Salvadori di Bagolino, che a suo tempo aveva praticato un ribasso d’asta del 31,653 per cento su un importo di 175.186,96 euro.
Il sotto passo che si andrà a fare viene realizzato mediante l’impiego di prefabbricati.

Stando agli elaborati tecnici per l’accesso al tunnel sono previste rampe di discesa intervallate tra loro mentre per l’uscita verso il lato opposto (percorrenza in salita) la soluzione prospettata prevede altre rampe ai lati con tratti pianeggianti per sosta. Inoltre ci sarà un’altra rampa ancora che farà da raccordo ai piani viari.

Già all’epoca della realizzazione della superstrada (1974)
la stessa ditta incaricata dei lavori, l’emiliana Mandelli, aveva suggerito di mantenere più basso il livello stradale. In quel modo si sarebbe conservare il percorso originale di accesso alle località Sopravillo e Faserno, risolvendo alla radice il probema.
Di diverso avviso fu la Giunta comunale di allora, che impose la passerella in ferro ora inutilizzabile.

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