Il santuario della Madonna della Rocca di Sabbio Chiese torna ad ospitare una mostra. Si tratta di una mostra fotografica dedicata alla rassegna La Dodicesima Notte, promossa dall’associazione Choros, che ha trovato la disponibilità e la collaborazione dell’Amministrazione comunale di Sabbio Chiese e in particolare della Commissione biblioteca.

 

Sono esposti trenta scatti fotografici realizzati durante la scorsa edizione dal collettivo di fotografi che ha seguito gli appuntamenti della rassegna: David Pasotti, di Sabbio Chiese, Marcella Amigoni e Mattia Toselli, entrambi di Vestone.

 

La mostra è stata inaugurata ieri pomeriggio. A introdurre gli ospiti è stato Walter Spelgatti, dell’associazione Choros, che da otto anni organizza la rassegna dedicata al canto della Stella, che ha evidenziato il valore documentale del lavoro svolto dai fotografi.
 

A fare gli onori di casa il sindaco Onorio Luscia e il vicesindaco nonché assessore alla Cultura Claudio Ferremi, in rappresentanza anche della Comunità montana per la quale è assessore alla Cultura. Con loro sono intervenuti il consigliere regionale Gian Antonio Girelli e il prof. Claudio Bernardi, che alcuni anni fa ha curato un volume dedicato alla tradizione del canto della Stella in Valle Sabbia. 

A portare le note della Stella era presenta il gruppo di stellari del coro “La Rocca” di Sabbio Chiese.

 

Nel portare i saluti, il primo cittadino ha voluto ringraziare quanti si sono prodigati per la realizzazione della mostra e per l’organizzazione della rassegna: “Un’importante tradizione valsabbina – ha detto Luscia – che è giusto valorizzare e portare avanti. Ringrazio in particolare il coro “La Rocca” che qui a Sabbio ha portato avanti questa tradizione e sta coinvolgendo anche i più giovani per proseguirla anche in futuro”.

 

Per l’assessore Ferremi “è un orgoglio ospitare in questo posto carico di storia una mostra fotografica dedicata alla Stella. Ringrazio in particolare i membri della Commissione biblioteca e la sua presidente Silvia Bonomini per il lavoro svolto e la disponibilità a tenerla aperta”.

 

“Grazie a La Dodicesima Notte – ha detto Girelli – il canto della Stella ha preso un nuovo slancio, reinterpretando e riadattando ai nostri giorni una tradizione carica di valori, con i nuovi mezzi della comunicazione a nostra disposizione”.

 

Il prof. Bernardi ha offerto una riflessione sui gruppi della Stella come metafora della comunità: la capacità di un coro di fondere le voci per creare un’armonia dev’essere uguale a quella delle comunità di aiutarsi ed essere solidali fra di loro. “I canti della Stella – ha ricordato il professore –un tempo erano anche canti di questua, che servivano per raccogliere beni per aiutare i più bisognosi in caso di necessità. Anche la società moderna deve riscoprire il valore della comunità, del mettere ognuno le proprie capacità al servizio della comunità: anche questo serve per superare la crisi che ci sta attanagliando”.

 

Infine i tre giovani fotografi hanno presentato il loro lavoro, svolto con entusiasmo, mettendo in evidenza le difficoltà tecniche di scattare immagini con poca luce.

 

In serata, nella chiesa parrocchiale di Sabbio Chiese, si è tenuto poi il primo concerto de La Dodicesima Notte, con i gruppi delle Stelle di Sabbio, Crone, Mura, Pertica Alta e Provaglio Val Sabbia, e con la partecipazione del corpo musicale “Viribus Unitis” di Gavardo.

 

La mostra presso la Rocca di Sabbio rimarrà aperta al pubblico l’1, 3, 4, 5, 6 gennaio e poi ancora il 10 e l’11, dalle 14 alle 17.