Ricostruita la dinamica
di Ubaldo Vallini

Ha frenato e si è fatto anche da parte, ma non è servito a nulla. Il “suv” che arrivava dalla direzione opposta l’ha centrato in pieno e per lui non c’è stato più nulla da fare.
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Ezio Amadei è morto così, incastrato fra le lamiere della sua auto, probabilmente sul colpo, all’interno della galleria Carpeneda che scorre per quasi due chilometri lungo la “variante” alla 237 del Caffaro, in territorio vobarnese.

L’esatta dinamica dell’incidente è al vaglio della Stradale di Salò intervenuta sul posto con un paio di pattuglie, ma i segni sull’asfalto ed il racconto di alcuni testimoni che hanno assistito all’incidente sembrano concordi: il grosso suv della Mercedes, che poco dopo le 14 di ieri stava risalendo la valle, avrebbe invaso l’opposta corsia di marcia, prima di finire addosso alla Hyundai del pensionato 75enne, che abitava con la moglie in località Tesa a Sabbio Chiese.

Dopo l’urto, mentre la Hyundai ridotta ad un ammasso di lamiere è andata avanti non più di un paio di metri, la pesante vettura tedesca si è intraversata ed ha effettuato un giro completo sulla capotte prima di rimettersi sulle ruote ed andare a sbattere contro la parete della galleria.

Illesa la donna di 53 anni che stava alla guida, un medico genovese, che ieri non ricordava nulla di quello che era successo se non l’improvviso scoppio degli airbag e del cristallo anteriore.
Sul posto sono arrivati veloci la medicalizzata da Vestone, l’infermierizzata da Gavardo e i vigili del fuoco da Salò, che hanno dovuto lavorare con cesoie e divaricatori per estrarre il corpo dell’uomo dalle lamiere.

Purtroppo tutto è stato drammaticamente inutile.
L’arteria è rimasta a lungo bloccata in entrambi i sensi di marcia: per gestire il traffico sulla vecchia provinciale IV, che presto si è dimostrata insufficiente a sopportarlo, si sono dati da fare gli agenti della Locale di Vobarno, gli uomini del servizio manutenzione strade della Provincia, i carabinieri ed anche un paio di guardie forestali.

La viabilità è stata ripristinata intorno alle 17 e 30
, dopo i rilievi, piuttosto complessi, la rimozione dei mezzi coinvolti che sono stati posti sotto sequestro, e la pulizia della sede stradale dai detriti.

Ezio Amadei, un passato da camionista, aveva moglie e due figli: è toccato a loro ieri sera il compito triste del riconoscimento, all’obitorio di Gavardo, dove la salma è stata ricomposta in attesa del nulla osta alla sepoltura.

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