Proposte concrete dal Consiglio comunale dei ragazzi
di Redazione

Anche a Serle è stato eletto quest’anno il Consiglio comunale dei ragazzi che in un incontro con l’amministrazione comunale ha già avanzato idee e progetti per il mondo giovanile

 
Due scuole (primaria e secondaria di primo grado), 7 classi, 16 alunni:sono i numeri del nuovo CCR, dietro il cui acronimo si nasconde il Consiglio comunale ragazzi; attività scolastica proposta dagli insegnanti delle scuole, con l’obiettivo di avvicinare i giovani e i giovanissimi studenti alla gestione amministrativa del proprio Comune.
 
Proprio nel paese di don Boifava (il prete sindaco di fine ’800) è nata, su iniziativa del prof. Guglielmo Mosca, l’esperienza che accomuna scuola, territorio e Amministrazione comunale, dove gli studenti, a seguito di regolari elezioni, hanno eletto i propri candidati consiglieri e il sindaco nella persona di Leonardo Guatta; un tredicenne che già mostra di sapersi destreggiare nei meandri della politica e di saper rispondere alle “sfruculianti” domande poste dall’“ufficio stampa” dei suoi coetanei, che curano un Tg (Tg Serle pubblicato su internet) a misura di preadolescenti. 
 
Saliti sui banchi della sala consigliare del Comune, i ragazzi hanno indossato i panni del ruolo per cui sono stati eletti e così, dopo quasi due ore di discussione, hanno affrontato diversi temi: dall’ambiente alla raccolta differenziata, dal miglioramento della propria scuola alle iniziative da intraprendere per coinvolgere gli anziani del paese.
 
Ma non è tutto. Per comprendere meglio gli arcani segreti del “politico” e della “politica”, lunedì 15 dicembre, muniti di taccuino, gli alunni/consiglieri hanno seguito il consiglio comunale degli adulti, dove il sindaco junior non ha perso l’invito del sindaco senior, Paolo Bonvicini, a sedersi al suo posto con tutta la sua compagine.
 
«Quando quest’estate il prof. Mosca mi ha comunicato che aveva intenzione di istituire il C.C.R. alla scuola media – spiega il sindaco Paolo Bonvicini – ho accolto con gioia la notizia poiché era un’iniziativa che anch’io volevo fortemente, tanto che era un punto centrale del nostro programma elettorale. E’ ottima cosa che tutto ciò prenda avvio dalla scuola, luogo formativo per eccellenza dei ragazzi, poiché  questo rafforza i legami tra le istituzioni e il senso di appartenenza alla comunità.
Mi ha molto colpito la disinvoltura e l’entusiasmo con cui i ragazzi si sono approcciati all’iniziativa, credo che in loro ci sia un reale e sincero desiderio di mettersi in gioco e promuovere proposte e progetti significativi che riguardano soprattutto la scuola e il mondo giovanile.
L’idea è quella di dare la possibilità ai ragazzi di iniziare a prendere consapevolezza di cosa vuol dire cooperare, organizzare, gestire e decidere dando loro libertà di espressione e autodeterminazione. Nel consiglio junior, svoltosi nel palazzo comunale, sono state già numerose le proposte ipotizzate come ad esempio quella di ritinteggiare le mura interne delle classi con colori più vivi, organizzare una festa dei ragazzi e dei tornei sportivi in palestra, individuare un luogo nel paese in cui ritrovarsi per svolgere insieme i compiti. 
Sono certo che se noi adulti saremo bravi a prestare ascolto alle loro proposte, dando loro fiducia e sostegno, il beneficio che ne potrà scaturire per la popolazione giovanile sia davvero grande e garanzia di un’inclusione sociale compiuta e di un rapporto tra le generazioni più equo e democratico».

Così nell’unione e nell’incontro tra il vecchio e il nuovo, tra gli adulti e i preadolescenti si sono buttate le basi per il futuro.
E chissà se il futuro sindaco fra dieci anni non sarà proprio il sopramenzionato tredicenne?!  
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