Entro il 2015 tutta cablata la Valle
di Ubaldo Vallini

Cinque milioni di euro per portare la fibra ottica al 95% delle utenze valsabbine. Entro settembre del prossimo anno, a cominciare dagli edifici pubblici che avranno a disposizione una connessione a 100 Megabit


Da qualche giorno è ben più di una scommessa: è la tabella di marcia accettata da Intred Spa, società valtrumplina dedita alle telecomunicazioni che ha partecipato e vinto la relativa gara d’appalto gestita dalla società ministeriale Infratel per conto della Comunità montana della Valle Sabbia.

Per chi non mastica il linguaggio dell’informatica, basta sapere che attualmente la media delle connessioni italiane è nell’ordine dei 5 Megabit per secondo, mentre in Corea (del Sud) si viaggia a 25 Mb/s.

Una vera e propria rete autostradale dell’informatica, dunque, quella che verrà realizzata in Valle Sabbia.

«I festeggiamenti li faremo alla fine – afferma il presidente comunitario Giovanmaria Flocchini, sempre restio ad anticipazioni – Vero è che lo stesso Ministero alle Infrastrutture, che ci ha sostenuto nella scommessa, ci ha detto che si tratta della prima operazione di questo genere. Certo per noi rappresenta un punto d’orgoglio, ma soprattutto un investimento piuttosto impegnativo, di questi tempi, necessario però per proiettare la nostra Valle nel futuro con gli strumenti adeguati ad affrontarlo».

Una primogenitura a livello nazionale che vale non tanto per la velocità di connessione (i 100 Mb/s per gli edifici pubblici si tradurranno in 30 Mb/s per le utenze “normali”), quanto perchè «per la prima volta ad un investimento nelle sovrastrutture si accompagna quello per il funzionamento di un servizio» fanno sapere da Secoval, la società pubblica valsabbina che non manca mai di sostenere l’innovazione targata Comunità montana di Valle Sabbia.

Funziona così: la Comunità montana ci mette 2,6 milioni di euro perché il cablaggio a fibra ottica raggiunga tutti gli edifici pubblici, che sono duecento, Intred spa ci mette il resto (quasi altrettanto) per avere poi il diritto di gestire il servizio con le utenze private.
Un’innovazione che è in grado di imprimere un cambiamento epocale per l’imprenditoria valsabbina, ma anche per i professionisti, che sanno bene quanto sia utile e ormai necessario trasferire grandi quantità di dati in tempo reale e in tutto il mondo.

Un incontro pubblico che affronterà questa novità è in programma fra gennaio e febbraio.
Intanto si sa che la connessione ultraveloce porterà ad un livello superiore la sperimentazione già in atto con alcuni municipi, che già si avvalgono di una "server farm" ubicata a Nozza: soluzione che permette grandi risparmi quando si tratta di aggiornare gli applicativi (uno per tutti) o garantire la sicurezza dei dati.

Costerà meno anche l'hardware nei singoli uffici, che a questo punto necessiteranno di computer molto meno costosi perchè avranno solo il compito di fare da terminale di una rete valligiana.
Promette consistenti risparmi pubblici anche quest’ultimo particolare: per sette anni, alle Amministrazioni comunali il collegamento superveloce che potrà essere utilizzato per dati e telefonia non costerà nulla.

.in foto: fibra ottica; Giovanmaria Flocchini.


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