Sindaci uniti per lo spiedo
di Redazione

Contro la legge che di fatto ha cancellato lo spiedo da sagre e ristoranti, il sindaco di Serle, il paese che al tradizionale piatto ha affidato la denominazione comunale (De.Co.) chiede il sostegno dei colleghi valsabbini



«Carissimi colleghi sindaci della Comunità montana di Valle Sabbia - esordisce nella sua missiva -, in qualità di Sindaco del comune di Serle vi pongo all’attenzione una tematica di cui sono certo abbiate sentito parlare in questi giorni e credo coinvolga, oltre alla nostra realtà comunale, l’intera comunità montana di Valle Sabbia».

Poi prosegue:
«Mi riferisco alla legge in materia di commercio degli uccelli approvata quest’estate ad Agosto in parlamento che ha modificato la legge 157 del 1992, la quale ha sostanzialmente cancellato lo spiedo da sagre e ristoranti, pranzi pubblici ed esercizi commerciali.
In particolare l'articolo 21 vieta a chiunque di "vendere, detenere per vendere e acquistare uccelli vivi o morti, nonché loro parti o prodotti derivati facilmente riconoscibili, anche se importati dall'estero, appartenenti a tutte le specie di uccelli viventi naturalmente allo stato selvatico sul territorio europeo e degli stati membri dell'Ue anche se importati dall'estero"».

Ritenendo inaccettabile un simile provvedimento, che danneggerebbe molti ristoratori locali andando a svilire la qualità del nostro prodotto tipico, è stato organizzato un incontro a palazzo Martinengo a Brescia a cui hanno partecipato, oltre al sottoscritto, il consigliere provinciale Raineri, il vice-sindaco del comune di Gussago Coccoli, rappresentanti di Confesercenti e Confcommercio, ristoratori del comune di Serle e di Gussago.

In tale sede tutti gli attori convenuti hanno ritenuto necessario presentare a breve ai parlamentari bresciani e non, nonché al ministero dell’Ambiente e dello sviluppo economico, una proposta di modifica di tale legge con l’impegno di presentarla a tutti i sindaci della provincia di Brescia cercando di raccogliere il massimo consenso possibile intorno a tale proposta.

Il comune di Serle
si è impegnato a contattare e proporre la sottoscrizione ai sindaci della comunità montana della Valle Sabbia.
Nei prossimi giorni vi invierò dunque tale proposta che provvederemo a stilare a breve con tutti gli attori presenti all’incontro di ieri. Sperando di ricevere il più ampio consenso possibile intorno a questa proposta auguro una buona giornata».

Paolo Bonvicini, sindaco di Serle


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