Ciak, si gira
di Aldo Pasquazzo

Non ha ancora un titolo, ma uscirà con ogni probabilità la prossima primavera, un video che ripercorre lo sviluppo della valle del Chiese degli ultimi 70 anni


Gli operatori che provengono da Roma già stanno lavorando alle prime riprese.
Stando alle prime informazioni, sulla pellicola finirà uno spaccato di vita che le generazioni di adesso proprio non conoscono.
Sequenze ed immagini legate alla creazione degli impianti idroelettrici di Val Daone, Cimego e Storo, nonché alcune vicissitudini legate alla vita lavorativa di allora.

Regista del documentario è Riccardo Tamburini,
originario di Cimego, che però vive tra Verona e Roma.
A commissionare il film Dolomiti Energia, istituzione trentina che opera nell’ambito energetico.
«Al momento – ci ha detto Tamburini - stiamo girando le prime riprese riguardanti bacini artificiali e corsi d’acqua e nel frattempo stiamo cercando di raccogliere le testimonianze di chi quegli anni li ha vissuti in prima persona».

Nei giorni scorsi tra i primi ad essere finiti sotto i riflettori c'era Franco Miglio, il cui genitore nell’anno 1947 aveva trasferito a Storo il gruppo Sapes da lui fondato nel 1933 a Milano.
La stessa azienda più tardi venne momentaneamente traslocata a Vedano Olona nei pressi di Varese dove all’epoca era considerata una delle migliori aziende nella produzione di viterie speciali sino ad occupare in quelli ani 120 persone. 

L’evento di Sapes nel 1947, per la valle del Chiese, aveva rappresentato una vera svolta.
Si trattava del primo gruppo industriale di quelle dimensioni ad insediarsi dove a prevalere era invece una realtà contadina. Milio Miglio ben presto trova nuovi sbocchi all’azienda che dalle 30 persone occupate nel 1947 passa a 65 nel 1948 ed alle 90 nel 1950.

Franco Miglio, che da tempo ha oltrepassato l’ottantina, racconta ora alle nuove generazioni la scelta del genitore, Milio Miglio deceduto nel 1954, di lasciare la capitale lombarda per venire in Trentino. 

Qualcosa sulla Sapes la ricorda anche Fabio Nascimbeni, considerato l’unico rimasto della “prima guardia” e testimone diretto di quell’epopoea.

.in foto: Franco Miglio e Fabio Nascimbeni con la segretaria di produzione del film

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