«Uomo e Natura» secondo Ivan Vimercati Solaro
di Fabio Borghese

Sarà inaugurata sabato pomeriggio a Brescia la mostra personale dell'artista, di origine valsabbina, con i suoi dipinti di un surrealismo romantico pieno di fantasia


"Uomo e Natura" è questo il titolo scelto per la mostra di Ivan Vimercati Solaro, artista originario di Lavenone, che sarà inaugurata sabato 6 dicembre alle ore 16.30 nella Sala Santi Filippo e Giacomo di via Delle Battaglie 61/1 a Brescia.

La mostra esporrà 34 opere di recente produzione e sarà visitabile tutti i giorni fino al 21 dicembre, dalle 15 alle 19, con ingresso libero. La presentazione sarà curata da Gianfausto Salvadori e Nicoletta Senco.

Ivan Vimercati Solaro è nato a Lavenone il 1° novembre 1947 da Omero Solaro e Onorina Vimercati. Nel 1959 si è trasferito con la famiglia ad Arona, sul lago Maggiore, dove ha studiato e lavorato fino al 1966.
Deciso a conoscere il mondo, si è poi trasferito in Germania e più precisamente a Colonia, dove, per un certo periodo, si è aggregato ad un gruppo multietnico di artisti: turchi, armeni, tedeschi e americani. Oggi vive a Solingen, vicino a Colonia.

“Mio nonno, Umberto Amedeo Solaro – racconta nella sua autobiografia l’artista –, dipingeva, ma da lui, purtroppo, non ho avuto modo di apprendere direttamente quest’arte; è stato mio padre, unico mio maestro, ad insegnarmi le basi dell’arte pittorica. Dal 1987 ho allentato la mia attività artistica per dedicarmi ad un’azienda che ho acquisito con un socio. Oggi, libero da impegni, torno a dedicare tutto me stesso all’arte di famiglia: la pittura”.

Dicono di lui: “Ivan Vimercati ci ricorda da dove veniamo: dalla terra; le sue radici non conoscono ostacoli, come l’uomo” (Solingen Tageblatt – 1984); “Surrealismo romantico pieno di fantasia, ma anche critico verso l’uomo. Luce, luce e cielo greco” (Solingen Tageblatt – 2003).

Scrive il prof. Alfredo Bonomi riguardo all’artista: “Il pittore è nato a Lavenone, un angolo di mondo locale assai bello per la scenografia paesaggistica, a due passi da Vestone e vicinissimo alla conca del lago d’Idro, vale a dire quell’orizzonte geografico che ha visto la fertile produzione pittorica di Togni, di Garosio e del padre di Ivan, Omero Solaro, poetico e fine interprete dei paesaggi valligiani.
Questo per dire che Ivan Vimercati Solaro ha visto la luce della vita in un ambiente umano e sociale vivace ed in un luogo, Lavenone, speciale perché ancorato ad una tradizione storica, in un tenace raccordo, fertile di pensiero, con le sollecitazioni creative della natura e la propensione alla libertà degli abitanti.
In questo senso si può ben dire che un ambiente influisce sulle scelte della vita e non è insignificante per il suo percorso d’artista che il pittore, operoso in Germania, sia nato in quel di Lavenone, il piccolo mondo al quale lo legano robuste radici.
Certamente la sua arte è diversa da quella del padre, dominata da un altro sentire e da altre sollecitazioni, ma il cammino dell’arte è bello e vero proprio perché è sempre diverso e sempre nuovo”.
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