Buoni propositi per il lago
di Ubaldo Vallini

Con il Club “Lago d’Idro e Valle Sabbia” hanno aderito all’associazione “Amici della Terra” e si sono presentati nella serata di luned, fin da subito con l’intenzione di darsi da fare per le vicende del lago.

Con il Club “Lago d’Idro e Valle Sabbia” hanno aderito all’associazione “Amici della Terra” e si sono presentati nella serata di lunedì, fin da subito con l’intenzione di darsi da fare per le vicende del lago.
Con successo immediato, si direbbe, visto che al loro appello hanno aderito fra gli altri il Segretario della Commissione Ambiente e Lavori Pubblici della Camera on. Camillo Piazza, il direttore generale delle Reti e e Servizi di pubblica utilità e Sviluppo sostenibile della Regione Lombardia Raffaele Tiscar, l’assessore alla Protezione civile della Provincia Corrado Scolari e Giuseppe Venturini che fa parte della Commissione Valutazione Ambientale strategica del Ministero dell’Ambiente.

C’erano tutti, infatti, a discutere di problematiche legate al lago nel dichiarato “Pubblico confronto per coniugare sicurezza e Ambiente” che ha avuto luogo nella sala del Consiglio del municipio di Idro.
Punto di partenza gli accettabili livelli estivi ritrovati dal lago. Punto d’arrivo il loro mantenimento insieme al miglioramento della qualità dell’acqua.
Una strada, a giudicare dalle parole spese dai presenti, tutti con l’autorevolezza necessaria per farlo, che adesso si può percorrere in discesa.

Dal Ministero e dalla Regione soprattutto, infatti, è arrivata la rassicurante promessa che mai il lago scenderà al di sotto dei 367 metri sul livello del mare, quota necessaria per garantire il minimo deflusso vitale da più parti auspicato.
Di più. Camillo Piazza ha reso noto di aver chiesto all’Enel di pescare parte dell’acqua da “turbinare” a 40/50 metri di profondità, per favorire il rimescolamento del lago.
Raffaele Tiscar ha affermato la volontà di regolare il lago fra le quote 367 e 368,50, un metro e mezzo di escursione dunque, contro i 3 metri e passa previsti dalla regola attuale.

Preludio ad una nuova regola? “Non dire gatto finché non è nel sacco” ci dice Gianluca Bordiga, il presidente della neonata associazione, “fatto fuori” ad inizio estate dal Coordinamento delle Pro loco lacustri e rientrato in gioco come ambientalista.
“Vedremo – aggiunge -. Intanto però, sentire il direttore Tiscar che pronuncia parole concilianti fa un certo effetto”.
E il nuovo scarico di fondo? “Ci siamo preoccupati di prenotare 32 milioni di euro per risolvere i problemi legati alla sicurezza delle popolazioni del lago e dovremo appaltare le opere necessarie entro il dicembre del 2008 – si è sbilanciato Raffaele Tiscar -. Questo non vuol dire che debbano essere spesi per quello scarico di fondo. Esamineremo le alternative”.

Cos’abbia fatto cambiare idea, e soprattutto i toni, al direttore generale in Regione non è dato di sapere. Sul lago però tutti sperano che duri.
Poi ci sono stati Corrado Scolari e Giovanmaria Tognazzi che hanno illustrato il Piano di Protezione civile. Quello che, unito alle pressioni esercitate insieme dai rivieraschi e dai bassaioli, ha avuto il merito di sbloccare i vincoli imposti dal Rid e permesso di alzare il lago.
L’assessore ha promesso di tornare a gennaio per un’esercitazione che preveda tutti gli scenari possibili di disastro in caso di inondazione.
1128IdroParatoie.jpg