Mancato sviluppo
di Redazione

Che ne sarà dell’ospedale di Gavardo ora che i locali sono stati rinnovati? La questione è da troppo tempo sul tavolo della Regione. L’appello di Vezzola e Flocchini

 
La preoccupazione è quella di tutti i sindaci della Valle, che ancora aspettano delle decisioni in merito all’ammodernamento del servizio ospedaliero di Gavardo, ora che la struttura lo permette.

Il sindaco di Gavardo Emanuele Vezzola ed il presidente della Comunità montana di Valle Sabbia Gianmaria Flocchini, rappresentare il pensiero e la crescente preoccupazione di tutti i colleghi valligiani, hanno chiesto la possibilità di incontrare al più presto l’assessore alla Sanità Mantovani, per essere informati sulle scelte che Regione Lombardia intende attuare.

Il riferimento è al futuro sviluppo dell’ospedale di Gavardo che, citando l’intervento del Direttore Generale all’inaugurazione dello scorso anno: «Rappresenta uno snodo fondamentale per i percorsi clinico assistenziali e si conferma punto di riferimento per i bisogni di salute del territorio».

Belle parole.

Da allora però, nel merito, gli amministratori del territorio non hanno ricevuto alcuna risposta alle ripetute sollecitazioni avanzate in questi ultimi anni, sia dal Direttore Generale dell’Azienda Ospedaliera di Desenzano del Garda, sia dai rappresentanti politici regionali e nazionali del territorio.

Regione Lombardia sta lavorando alla riorganizzazione della Sanità e le linee d’intervento sono contenute nel “Libro Bianco” sullo sviluppo del sistema sanitario, presentato lo scorso 4 luglio.
«Nel documento si evidenzia l’obiettivo di puntare su ospedali rinnovati e ammodernati – affermano Vezzola e Flocchini -. Affermazioni che corrispondono proprio a quanto è avvenuto a Gavardo, dove sono stati investiti oltre 30 milioni di euro nel più recente passato».

I due amministratori si dicono e non da ora
«preoccupati da una fase di “stallo” delle decisioni e dai prolungati silenzi dell’Azienda Ospedaliera di Desenzano del Garda in merito al migliore impiego dei nuovi, moderni ed ampi spazi realizzati con l’ampliamento inaugurato il 20 dicembre 2013 dal governatore Roberto Maroni, che è costato ingenti risorse alla Sanità pubblica».


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