E' caccia all'uomo
di val.

Chi sa qualcosa lo riferisca ai carabinieri, anche in forma anonima. Un gesto che permetterà di ricostruire meglio i contorni della terribile vicenda di cui è stata vittima la 25enne valsabbina



Ha sconvolto l’intera Valle Sabbia la vicenda della ragazza di 25 anni che nella notte fra sabato e domenica è stata aggredita e brutalizzata nei pressi del Plaza, a Roè Volciano.

L’indignazione di tutti è soprattutto nei confronti dell’autore di tanta violenza, ma sono molti a chiedersi come è potuto succedere che la giovane donna sia stata lasciata sola ed in balia degli eventi in piena notte dagli amici che l’avevano accompagnata fino lì.
«Begli amici, era ubriaca? Sovreccitata per le ore trascorse a rintronarsi coi decibel sparati nelle orecchie? E allora? Nulla può giustificare il fatto che sia stata abbandonata» questo è quanto affermano tutti quanti, giovani e meno giovani, quando si chiede loro di commentare il fatto.

La speranza di tutti,
ora che il fatto è di dominio pubblico, è che qualcuno si ricordi di questo tizio, che lo conosca e che possa fornire le generalità ai carabinieri, visto che lo può fare anche in forma anonima.

Lo ricordiamo, la ragazza, che abita in un paese dell’Alta Valsabbia, si è ritrovata da sola all’orario di chiusura della discoteca.
Lì ha incontrato un ragazzo, uno straniero, che prima l’ha difesa in occasione di un diverbio col buttafuori, poi l’ha gettata in una siepe cominciando ad abusare di lei, trattenendola con la forza quando ha cercato di scappare e sbattendola contro alcune rocce.

Nella colluttazione, i due sarebbero persino caduti in una scarpata.
Solo dopo un paio d’ore lei sarebbe riuscita a scappare, a risalire il pendio e a farsi soccorrere da un’auto di passaggio.

L’uomo invece si sarebbe dileguato.
Massimo riserbo da parte dei carabinieri salodiani, che si stanno occupando della vicenda cercando di ricostruirne i contorni ancora oscuri, soprattutto di raccogliere elementi utili a rintracciare l’autore di tanta violenza.

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