Violentata fuori dalla discoteca
di Ubaldo Vallini

Notte di incredibile violenza quella vissuta da valsabbina 25enne che sabato sera si era recata con amici in una discoteca a Roè Volciano



Lo sconosciuto prima l’ha difesa dal buttafuori all’esterno di una discoteca, poi l’ha gettata in una siepe e ha preso a violentarla. Un’aggressione brutale. I due, nella colluttazione sono finiti persino in un dirupo.
La violenza sarebbe andata avanti per un paio d’ore almeno, fino a quando lei è riuscita a sfuggire al suo persecutore e chiedere aiuto in strada.

Un’esperienza da incubo, quella vissuta da una ragazza di 25 anni che vive in un paese dell’alta Valle Sabbia e che nella notte fra sabato e domenica era scesa a ballare in un locale a Roè Volciano.
Una vicenda che presenta ancora molti lati oscuri che i carabinieri della compagnia di Salò, competenti per territorio, in queste ore e nel massimo riserbo stanno cercando di chiarire.

La ragazza era arrivata alla discoteca in auto con degli amici, che però l’avrebbero lasciata sola quando era ora di rientrare.
Perché? Questo sarà il primo di moltissimi fatti da spiegare.
Certo lei non vuol saperne di lasciare il locale e per questo ingaggia una discussione con uno dei buttafuori.

Ad un certo punto viene affiancata da un uomo, uno straniero afferma chi l’ha visto, che a sua volta questiona con l’addetto alla sicurezza.
Poi la porta del locale si richiude e i due si allontanano.

Ed è a questo punto che la faccenda prende una piega da film dell’orrore, tutta da valutare e verificare, possibilmente con riscontri oggettivi.
Da difensore, l’uomo che era con lei si sarebbe improvvisamente rivelato un aguzzino, manifestando l’intenzione di abusarla.
L’avrebbe portata in un luogo appartato e protetto dal buio dove, al riparo da sguardi indiscreti, ha preso a violentarla.

Lei avrebbe reagito cercando di divincolarsi e di scappare, lui l’avrebbe ripresa più volte, stringendola forte al collo, sbattendola contro le rocce.
Preso dalla furia, ad un certo punto l’avrebbe trascinata in un dirupo nel quale sono rotolati insieme.

Anche lui sarebbe rimasto ferito.
Le violenze sarebbero andate avanti a lungo, fino a quando lei, stordita, avrebbe trovato la forza di risalire la scarpata e di farsi notare da un’auto di passaggio.
Soccorsa a quel modo è stata portata in ospedale a Gavardo.

Voci di quanto era successo hanno cominciato a girare in alta Valle nel primo pomeriggio di ieri, quando si è saputo che la giovane donna, operaia in un’azienda della zona, non aveva fatto rientro a casa.

Intanto i carabinieri della Compagnia di Salò, al comando del capitano Luigi Lubello, erano impegnati nel cercare tracce e  riscontri, prima di tutto nel dare un nome ed un volto all’uomo che l’ha presa con inaudita violenza, tanto che l’ipotesi di reato, oltre a quella della violenza carnale, potrebbe essere il tentato omicidio.

.foto di repertorio


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