I diari segreti del generale Giacobinelli
di GuBott

Sarà presentato questo venerdì sera a Gavardo, per iniziativa del locale gruppo delle Penne nere, il volume che raccoglie la trascrizione dei diari di prigionia dell’ufficiale degli Alpini gavardese


“Quattro Quaderni Segreti”, ovvero i diari di prigionia del generale degli Alpini Giuseppe Giacobinelli
(1943 - 1945).
 Il titolo è accattivante, ma il sottotitolo porta subito alla realtà di cui si parla, ovvero l’esperienza, pur nelle vesti di ufficiale, nei campi di prigionia durante la Seconda guerra mondiale. La pubblicazione, molto postuma per varie ragioni, va attribuita con merito a Beatrice Meloni e Maurizio Abastanotti e bene ha fatto il Gruppo alpini di Gavardo, presieduto da Dario Candido, in occasione dell’imminente festa del tesseramento, a dedicare una serata alla figura di Giuseppe Giacobinelli e alla presentazione di questo volume.

L’appuntamento è per questo venerdì, 28 novembre, alle 20.30, presso il teatro Salone Pio XI a Gavardo. Nel corso della serata l’attore Andrea Giustacchini leggerà alcune pagine dei diari mentre al coro “La Faita” è stata affidata l’esecuzione della colonna sonora in tema.

Ma chi era Giuseppe Giacobinelli? Dalla lettura del libro traspare subito evidente che è stato un autentico personaggio, malgrado la sua vita sia poco conosciuta fuori dal confini di Gavardo, dove era nato nel lontano 29 gennaio 1891. Adolescente si era imbarcato come mozzo sulle navi che facevano la spola fra l’Italia e l’Inghilterra. Avava poi abbracciato la carriera militare che nel 1943 lo vedeva colonnello comandante il 7° Reggimento Alpini di stanza a Belluno dove venne fatto prigioniero  dai tedeschi ed internato nei campi di prigionia in Polonia e Germania.

Al rientro in Italia, al termine di varie peripezie, restò fedele al giuramento fatto al Re e non accettaò di giurare fedeltà alla neonata Repubblica Italiana e per questo fu collocato a riposo. Scelta di cui si può essere più o meno d’accordo, ma sicuramente coerente con i suoi convincimenti.

Per sgombrare il campo da facili giudizi, va detto che il titolo “Quaderni Segreti”, ch’egli avrebbe voluto fosse dato in caso di pubblicazione, potrebbe essere stato “Perché dobbiamo odiare i tedeschi”: ciò la dice lunga sui suoi severi giudizi. Il centro delle sua vita è stata la moglie  Anita Vergnano, da Torino, con cui ha condiviso un grandissimo legame d’amore. Giuseppe Giacobinelli è morto a Gavardo il 20 maggio 1973.
141126_Gen_Giacobinelli1.jpg 141126_Gen_Giacobinelli1.jpg 141126_Gen_Giacobinelli1.jpg