Napolitano aiutaci tu
di Ubaldo Vallini

Ieri a Milano, da Piazza Duomo, č partito un pacco regalo per il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Dentro ci sono le fasce tricolori dei sindaci di confine che hanno aderito all'AssComiConf presieduta dal bagosso Marco Scalvini.

I tempi della legge finanziaria esigono risposte veloci e a questo punto non potranno che arrivare direttamente dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.
E’ con questo spirito che ieri pomeriggio, come annunciato da tempo, l’AssComiConf si è ritrovata in Piazza Duomo a Milano.
L’associazione riunisce in modo “trasversale” le volontà di 174 municipalità “di confine” con le regioni a Statuto autonomo, con la Svizzera e con l’Austria.

L’idea, provocatoria e avanzata da Marco Scalvini che oltre ad essere il sindaco di Bagolino è anche il presidente del sodalizio, è stata quella di confezionare un pacco postale da inviare al Quirinale con dentro le fasce tricolori dei sindaci.
“Vogliono rappresentare le nostre dimissioni morali – ha affermato per l’occasione Scalvini, e l’ha scritto nella sua lettera “accompagnatoria” -. Un segno di protesta non verso un Governo, uno schieramento o un partito. Vuole essere piuttosto un modo per dimostrare il nostro disprezzo per una politica incapace di dare risposte dignitose a problemi reali dei cittadini come quelli avanzati da AssComiConf”.
“Ci affidiamo a lei, caro presidente, e le consegnamo i nostri Comuni – ha aggiunto Scalvini -. Venga tra noi e capirà che è impossibile ormai amministrare in queste condizioni”.

La prossima “mossa”, ancora una volta dimostrativa, dei Comuni di confine rappresentati da Scalvini è prevista per sabato primo dicembre, quando scenderanno a Roma con un centinaio di pullman. “Vorremmo, caro presidente, che in quell’occasione lei potesse riceverci. Per noi sarebbe un importante segnale di attenzione”.
“Se rimarremo inascoltati e soprattutto se la Finanziaria non verrà modificata nella direzione che noi auspichiamo – ha aggiunto Scalvini -, vorrà dire che a Roma si ritroveranno con 100 Comuni che chiederanno il referendum di secessione per cambiare i confini Regionali”.