Fondazione Rotary premia l'impegno nella comunità
di Redazione

Folta rappresentanza valsabbina fra i 13 cittadini bresciani che hanno ricevuto in Palazzo Broletto l’ambito riconoscimento Paul Harris Fellow della Fondazione Rotary.


Orlando Niboli (Fondital), Clara Stabiumi (Alfa Acciai), Marcello Zuddas (FinecoBank), Davide Donati (Cassa Rurale Giudicarie, Valsabbia, Paganella), Giovanni Comini (Reale Mutua Assicurazioni), Andrea Gazzorelli (commercialista), Lidia Bianco Speroni (avvocato), Massimo Pasolini, Nicola Serpico, Palmiro Gozzini (Unicom), Primo Flocchini (FastGarden), Giovanna Rebuzzi e Alessandro Clementi (Isoclima) ecco i nomi dei 13 cittadini bresciani che hanno ricevuto in Palazzo Broletto l’ambito riconoscimento Paul Harris Fellow della Fondazione Rotary.

A consegnarli il Prefetto di Brescia Narcisa Brassesco Pace con i rappresentanti della Fondazione Rotary Giuseppe Alfonsi e Nicola Bianco Speroni e in rappresentanza del Rotary International il Governatore emerito Enzo Cossu. La Fondazione Rotary è tra le più importanti fondazioni private al Mondo e ha sede a Chicago nell’Illinois, è il primo erogatore privato di Borse di Studio e artefice della campagna mondiale di vaccinazione contro la poliomielite che ha consentito dal 1985 ad oggi di vaccinare oltre 2,5 miliardi di bambini investendo quasi 5 miliardi di dollari e riducendo a 3 i Paesi nel Mondo nei quali ancora si rischia il contagio: Nigeria, Afghanistan e Pakistan. In Nigeria peraltro da 6 mesi non si registrano casi di polio e questo fa sperare che nel 2015 anche questo popoloso Paese africano possa essere dichiarato Polio Free dall’organizzazione Mondiale della Sanità.

Il Prefetto di Brescia ha voluto pubblicamente ringraziare i cittadini che sono stati premiati con il riconoscimento della Paul Harris Fellow e tramite loro il Rotary tutto per il valore e la quantità di iniziative che vengono promosse sul territorio bresciano, “un partner il Rotary sul quale si può fare affidamento” – ha proseguito il Prefetto – e che non si accontenta di impegnarsi ma che vuole anche offrire un riconoscimento a quei cittadini che volontariamente, o come si direbbe in gergo rotariano “al di sopra del proprio interesse personale” si impegnano per la comunità. Dei tredici premiati ben 7 non sono infatti soci rotariani e per il Prefetto questo è il miglior riconoscimento per i bresciani.
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