La valle del Chiese ringrazia
di Aldo Pasquazzo

Una stagione cominciata così così, ma finita al meglio, quella che ha interessato le piane a nord del lago d'Idro. A Darzo il ringraziamerto del mondo dell'agricoltura



«Da queste parti l’agricoltura non sta riscontrando sofferenze.
Stavolta, in 24 anni di esistenza della Casa dei contadini, per la prima volta il granoturco è stato anticipatamente esaurito tanto che non siamo riusciti a far fronte a numerose altre richieste.
Pure le patate hanno avuto una buona resa considerato che dai 12 mila quintali del 2013 si è passati ai 14.500 di quest’anno».

A parlare domenica scorsa dal presbiterio della chiesa di Darzo è stato il sindaco di Storo e presidente della Coop Agri 90’ cavaliere Vigilio Giovanelli, in occasione della tradizionale “Festa di Ringraziamento“ alla quale è un po' mancato stavolta il pieno di trattori.

La Casa del Signore dedicata a San Giovanni Nepomuceno per l'occasione è stata ddobbata non solo con fiori, ma anche con pannocchie e frutti minori.
Anche all’estremità di ogni banco c’era qualcosa di personalizzato con allegata, su carta patinata, la preghiera del coltivatore.
Lo stesso reverendo arciprete decano don Andrea Fava, che indossava paramenti di colore verde, ha dedicato buona parte dell’omelia alla ricorrenza contadina, mentre dalla cantoria si levano brani solitamente riservati alla ricorrenze solenni.
E’ un coro per lo più composto da quote rosa che sa avvicinare e intrattenere la gente.

Addentrandosi nell’andamento stagionale
il borgomastro ha indicato l'anomalia di periodi assai altalenanti: «Si è passati da una primavera asciutta ad un’estate piovosa, per giungere ad un autunno che definisco buono. Le grandi piogge autunnali sono iniziate quando si stava completando la raccolta del grano che grazie alla primavera asciutta ed all’estate piovosa ha reso in maniera eccezionale».

Giovanelli, che nel 2015 spera di poter portare a Storo la medesima manifestazione provinciale, ha ricordato poi i benefici della scelta di effettuare una rotazione tra granoturco e patate, praticata da quest’anno in più località per arginare il fenomeno diabrotica virgifera che rischiava di compromettere la farina oro di Storo.

Su futuro e destini della nostra agricoltura il sindaco e referente del mondo contadino si dichiarava molto fiducioso:
«Ora anche da noi ci sono giovani che si stanno avvicinando alla vita nei campi. Lo si deduce dal fatto che da qualche anno a questa parte diversi studenti hanno scelto come scuola di formazione l’Istituto di San Michele All’Adige».

E allacciandosi a questa scelta scolastica dalle balaustre interveniva una ragazza che l’Istituto di San Michele lo frequenta: «Noi studenti dell’Istituto Agrario vogliamo unirci agli agricoltori e alla comunità nel partecipare alla Giornata del Ringraziamento, giorno in cui si ringrazia il Signore per i frutti della terrà ricevuti durante l’anno trascorso».

Poi ancora: «Vogliamo ringraziare tutti coloro che nel nostro territorio ti danno l’opportunità di metterci in gioco per imparare una professione; in particolar modo le locale cooperative agricole e lo stesso presidente di Agri 90’ con l’augurio di continuare con impegno nella promozione dei prodotti delle nostre comunità».

.in foto: Giovanni Giacomolli (in maglia scura) uno dei più impegnati contadini di Storo; la chiesa di Darzo addobbata a festa.

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