Furti nelle case
di Redazione

Si ricomincia. Negli ultimi giorni sono tornati ad essere visitati dai ladri alcuni centri valsabbini. I malfattori approfittano per lo più di momenti di disattenzione da parte dei proprietari



Le voci corrono.

«A Sant'Andrea hanno portato via le chiavi al Raffy e non si capisce perchè la macchina invece glie l'abbiano lasciata nel garage, forse sono stati disturbati. Erano in tre, alle 7 della sera, li hanno visti in giro per il paese, è successo l'altro giorno».

«A Odolo invece ci sono riusciti e una macchina è sparita, ad un tizio, insieme agli ori di famiglia».

Voci incontrolate, da bar, che a volte non trovano corrispondenza alle effettive denunce presentate in caserma dai carabinieri.

Altre volte invece i riscontri ci sarebbero, come nel caso dei tre furti (più uno tentato) avvenuti nella notte fra giovedì e venerdì a Preseglie.
A confermarli gli stessi derubati, o persone vicine loro, che hanno assicurato di aver avvisato anche i carabinieri.

Non sempre i militari riescono ad essere tempestivi, come è capitato l'altro giorno a vestone dove uno dei malviventi è stato acciuffato.
Troppo spesso mentre le guardie sono da una parte i ladri sono dall'altra e il gioco non viene bene (dipende da che parte lo si affronta).

Nessun allarmismo, per carità, vale però la pena di ricordare alcune elementari misure preventive: non lasciare mai oggetti "appetibili" in auto, specie se bene in vista; chiudere sempre la porta di casa e le finestre e ricordarsi di inserire l'allarme (se c'è) quando si esce, ma anche se si sta in casa se è quello che controlla infissi ed esterni.

Non per ultimo: segnalare i movimenti sospetti ai carabinieri, telefonando al 112 o alla caserma di riferimento.
I militari lo dicono ad ogni occasione: «Meglio una segnalazione priva di fondamento che un mancato giustificato allarme».


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