Il futuro dei servizi è già qui
di Ubaldo Vallini

Piccoli Comuni, grandi servizi. E’ la dicotomia valsabbina sviluppata in dieci anni di ricerca e innovazione targata “Secoval”, il braccio operativo della Comunità montana. Se ne parlerà in convegno che avrà luogo a Vobarno martedì mattina



«Se c’è una cosa di cui la Valle Sabbia deve andare orgogliosa, in questi tempi difficili per l’economia e le finanze, è la capacità di fare rete nella gestione dei servizi. Qualità che ci viene invidiata a livello regionale, con la Lombardia che certo non è il fanalino di coda, nel processo di innovazione della pubblica amministrazione».

A parlare è Claudio Andreassi, da poco più di un anno nel ruolo di presidente di Secoval, l’azienda pubblica di servizi che negli ultimi dieci anni è stata il motore dell’innovazione.
«Che stiamo facendo le cose per bene, in collaborazione fattiva con la Comunità montana con la quale c’è sintonia e comunanza di obiettivi,  non lo dico solo io – prosegue Andreassi -, lo affermano anche amministrazioni pubbliche di realtà che vanno ben oltre la valle Sabbia, come Botticino o Rezzato, che hanno deciso di avvalersi dei nostri servizi. Lo dicono i premi ricevuti a livello regionale per le innovazioni che siamo riusciti ad introdurre nella pubblica amministrazione».

Grazie a Secoval, nei Comuni che sono stati messi in rete, da qualche anno ormai i cittadini e anche i professionisti hanno la possibilità di gestire tributi, pratiche edilizie, dati catastali… e le amministrazioni sono entrate a far parte di una rete più estesa e ben organizzata. I Comuni più popolosi, facendo da soli, avrebbero speso molto di più. Quelli più piccoli non avrebbero neppure avuto la possibilità di farlo.

Una rete che diventerà ancora più salda e performante quando Comuni ed edifici pubblici saranno tutti quanti collegati da fibra ottica.
Per allora - i tempi sono ormai maturi e la sperimentazione in atto – per tutti entrerà in funzione una “server farm” centralizzata che permetterà grandi risparmi ogni qualvolta sarà necessario aggiornare software, sistemi di sicurezza e procedure.

Non solo: anche la parte hardware, cioè i terminali più periferici, potranno essere ben più “leggeri”, perché non sarà più necessario che sappiano far girare pesanti programmi o gestire direttamente sull’hard disk una gran mole di dati.

Di queste e di altre innovazioni, si parlerà al convegno organizzato dalla Comunità montana di Valle Sabbia e da Secoval in collaborazione con Globo per la mattinata di questo martedì 11 novembre a Vobarno.
Ne abbiamo già scritto qui.


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