Fibra di vetro per la volta della Parrocchiale
Dici vetro e pensi a qualcosa di fragile, non certo ad un materiale con il quale conferire stabilità ad un edificio. Pensieri del profano, spazzati via dalle più recenti applicazioni nel campo dell’edilizia.

Dici vetro e pensi a qualcosa di fragile, non certo ad un materiale con il quale conferire stabilità ad un edificio. Pensieri del profano, spazzati via dalle più recenti applicazioni nel campo dell’edilizia: la fibra di vetro, infatti, si è rivelata utilissima (e pure meno costosa di altri materiali come la fibra di carbonio) nel consolidamento strutturale.
E lo sarà anche a Vestone, per il consolidamento ed il miglioramento antisismico della volta della parrocchiale intitolata alla Visitazione di Maria. Il cantiere per il restauro della chiesa, danneggiata dal terremoto del 24 novembre del 2004, è stato aperto sotto la regia di Gida Group (il global contractor per enti ecclesiastici che sta seguendo il recupero di 17 chiese colpite dal sisma) lo scorso 5 giugno.

I lavori, grazie all’impulso ed all’impegno del compianto don Luigi Bellini (il parroco di Vestone scomparso a metà luglio), sino ad ora hanno consentito di ultimare alcuni interventi, come la realizzazione della reticolare di falda, la posa del cordolo perimetrale, il consolidamento delle murature del sottotetto, dell’arco trionfale e dell’arco in controfacciata.
Ora restauratori specializzati stanno ultimando la pulitura della volta affrescata. E proprio i ponteggi montati per consentire il restauro hanno permesso di visionare adeguatamente l’andamento della volta della campata adiacente all’arco trionfale, evidenziandone una evidente deformazione.

L’imprevisto e necessario intervento sulla volta ha comportato una «revisione» del precedente progetto; come detto, si ricorrerà all’innovativa tecnica che prevede l’utilizzo della fibra di vetro. Inoltre la Parrocchia ha espresso la volontà di integrarlo con altre opere, come la pulitura delle pareti interne della chiesa e la realizzazione di un intervento più completo sul tetto.
Dal momento che ogni variante deve essere portata all’attenzione ed all’approvazione degli enti di tutela, ne deriverà un inevitabile appesantimento dell’iter burocratico, che farà slittare in avanti la riapertura della chiesa ai fedeli, che inizialmente era prevista per il prossimo Natale.

Occorrerà aspettare qualche mese - è impossibile, fanno sapere da Gida Group, quantificarli con precisione - ma poi la parrocchiale potrà riaprire al culto in condizioni di assoluta sicurezza. L’intervento sarà finanziato attraverso il mutuo che la Parrocchia ha acceso, oltre che con alcuni contributi.
Il Collegio dei consultori della Curia diocesana di Brescia ne ha erogato uno di 10.000 euro, mentre la Regione Lombardia, dopo la prima tranche da 75.000 già fatta pervenire, ne riconoscerà una seconda da 60.000, prevista per il raggiungimento del 70% dei lavori, attesa entro la fine del mese.

ale. c. dal Giornale di Brescia
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