Il male e il rimedio
di Dru

E' Nietzsche che così si esprime: "Il rimedio è stato peggiore del male". Un giudizio che all'apparenza non dice molto ai tanti soddisfatti di quella nave, al riparo in coperta, che è così contesa dalle violente correnti della Storia...


Se non si comprende che è qui, dietro queste poche parole, che si produce la critica al modo che l'uomo ha di comprendere se stesso, ci può anche sembrare sicura la coperta della nave, ma, non avendo mai messo fuori la testa, ogni direzione obbligata dalle correnti è  preclusa e, appunto, le parole di Nietzsche suonano come rumori più o meno acuti.

Le leggi, le cause, il senso, l' essenza, il cosmo, gli immutabili, le teorie evocate dal pensiero della  tradizione sono il rimedio a cui Nietzsche contrappone l'evidenza suprema e il male dei mali per l'uomo, il divenire di ogni cosa  che è per sé stesso l'imprevedibile divenire della vita.

Questa comprensione della corrente, che è il pensiero dell'Occidente, e ormai dell'intero pianeta, non è il pensiero di un singolo, ma il tentativo, mai riuscito tra quelli che conducono la nave, di prevedere il mare burrascoso che lo stesso pensiero ha evocato attraverso il senso greco del divenire di ogni cosa, così come della vita, forma suprema di ogni cosa.

Il rimedio delle teorie anticipatrici
è stato peggiore del male del divenire in quanto ha voluto cancellare il divenire delle cose e così facendo ha cancellato la vita stessa dell'uomo, forma suprema del divenire.

L'uomo appare a sè stesso come la più instabile e tormentata  delle cose, ma "il rimedio distrugge la vita".
L'uomo è la vita, ma volendo salvarsi si accorge che si distrugge, distrugge sé stesso.

"Se Dio esiste, l'uomo non può vivere".
Nietzsche, semplicemente, è la punta dell'iceberg del pensiero Occidentale.

E' questo il significato autentico della liberazione dagli immutabili che sostiene l'ultima fase di questo nostro  pensiero e dove ora la nave dell'Occidente e dell'intero pianeta si trova a combattere i flutti e le burrascose mareggiate.

Le tradizionali teorie anticipatorie non possono essere la verità, poichè esse giungono a soffocare la propria creatura, il divenire "storico" di ogni "essere".
Ormai anche gli ignoranti sanno che le cose che gli stanno attorno vengono dal niente e vi ritornano.

All'inizio l'uomo non è l'uomo tecnico, ma è l'uomo mitico, in quanto gli strumenti a disposizione per salvarsi dal divenire del mondo e difendersene sono pochi, egli si affida all'interpretazione mitica, che è un modo ingenuo di controllare gli eventi.
In seguito l'interpretazione filosofica del mondo è lo sforzo più radicale di comprenderlo, attraverso una configurazione razionale della conoscenza.

Ma negli ultimi cento anni la scienza
, con il suo apparato tecnologico, ha mostrato una capacità di modificare il mondo, conformemente ai suoi progetti, che non fa rimpiangere la comprensione filosofica, seppur razionale, perché quest’ultima è accessibile solo ad un'élite di individui e del loro linguaggio sovente incomprensibile.

"Questi gruppi sociali" non sentono come efficace la filosofia, nei confronti dei problemi, che di volta in volta si presentano, perché esclusi non si sentono protagonisti in questo, che è l'apparato degli apparati.

Dicevo, anche un ignorante oggi sa che le cose vanno e vengono dal nulla, ma questo sapere è appunto il senso ontologico delle cose evocato dalla filosofia, il senso che la filosofia non è mai stata veramente in grado di spiegare alle masse, a differenza della scienza e della tecnica, i cui risultati pratici sono percepibili da tutti.

Si è così diffuso un clima di potenza.

L'uomo si fa audace contro l'antico terrificante imprevedibile.
Oggi la scienza e la tecnica sanno di non essere verità assolute in conformità alle parole di Nietsche: "Il rimedio è stato peggiore del male".

In questo senso oggi la scienza e la tecnica sono una nuova forma di mito e sembrano mantenere ciò che promettono: il rimedio ci sembra più efficace contro il terrore del divenire che è espresso, nelle sue forme concrete, dal pensiero greco

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