Caprioli uccisi, partono sequestri e denunce
di Redazione

Vanno a caccia di lepri, ma non disdegnano di abbattere caprioli, se capitano a tiro. Così facendo però, da cacciatori rispettosi delle regole, si trasformano in bracconieri


Un comportamento che li fa incorrere in sanzioni piuttosto pesanti, in alcuni casi anche nella denuncia penale.
E’ capitato nei giorni scorsi ad alcuni seguaci di Diana Valsabbini.

E' successo in Valvestino, dove a farne le spese è stata una femmina di 30 mesi, braccata dai cani e poi abbattuta a pallettoni.
Un particolare, quest’ultimo, per il quale si è profilata la denuncia penale, oltre che diverse sanzioni amministrative, a carico del cacciatore fermato dagli uomini dell’Area 2 del Distaccamento di Vestone del Nucleo Ittico Venatorio della Polizia Provinciale.

Altro episodio, sempre segnalato dagli stessi agenti, quello avvenuto domenica a Casto, dove invece i compari di battuta sorpresi ad uccidere questa volta un capriolo maschio sono stati tre.

A palla unica la cartuccia utilizzata per l’occasione, certo non adatta per le lepri che il trio avrebbe potuto cacciare.
Uno di loro è stato fatto oggetto di denuncia anche penale, “solo” amministrativi i verbali per gli altri due.

La settimana di azione antibracconaggio degli agenti del Distaccamento di Vestone, si è conclusa con il sequestro di alcune trappole del tipo ad archetto in quel di Bagolino, dove una persona è stata denunciata per l’utilizzo poco sportivo di vischio nella cattura di alcuni uccelletti.

.in foto: la femmina della Valvestino; il capriolo di Casto; le trappole di Bagolino.

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