Scenari di guerra, teatri di pace
di Redazione

Il ricordo della Grande Guerra nel teatro, nella letteratura e nel cinema in una rassegna in programma dal 4 al 9 novembre nell’Auditorium comunale di Nuvolento


“Scenari di guerra, teatri di pace”. Questo il titolo, dai molteplici e profondi significati, che inaugura una nuova modalità nella programmazione culturale dell’amministrazione comunale di Nuvolento.
In primo luogo perché raccoglie alcune significative proposte e le integra in un programma organico e allo stesso tempo sfaccettato attorno a un tema portante come, in questo caso, quello del Centenario della Prima guerra mondiale.
In secondo luogo perché ne indaga aspetti e momenti di diversa natura ampliando lo “sguardo” su questa guerra grande e spesso dimenticata.

Poi perché segna l’inizio dell’attività di valorizzazione del nuovo Auditorium Comunale di Nuvolento che si appresta a diventare spazio di comunità, offerto non solo ai nuvolentesi, con una ampia e variegata serie di appuntamenti e infine perché identifica, seppur in modo ampio, lo spazio fisico dal “sapore” teatrale come il luogo nel quale si confrontano idee, si riflette su identità individuali e collettive, si offrono momenti di aggregazione, si fa memoria della memoria e si iniziano percorsi di pace.
Senza voler esaurire la proposta sul tema della Grande Guerra, che vedrà il Comune di Nuvolento promotore e protagonista di future iniziative, Scenari di guerra, teatri di pace fornisce un contributo significativo alla riflessione e alla riscoperta di un momento fondamentale della vita italiana del ‘900 e sceglie, sempre non a caso, una data particolarmente significativa per iniziare il suo percorso.

Il primo appuntamento è per martedì 4 novembre alle ore 20,30 con il saluto e la presentazione dell’iniziativa da parte del Sindaco e dell’Amministrazione Comunale di Nuvolento.
Alle ore 21 poi sarà Luciano Bertoli ad interpretare in Mi uccideranno un venerdì, alcune delle pagine più dense di Un anno sull’altipiano, il testo di Emilio Lussu che, a più di settant’anni dall’uscita della sua prima edizione italiana (a Parigi!), è considerato insieme al Giornale di guerra e di prigionia di Carlo Emilio Gadda, il testo più autorevole di quella “letteratura di guerra”.
Con stile asciutto e quasi documentaristico, venato da un’algida ironia, il capitano Lussu riferisce le sue esperienze nella Brigata Sassari e mostra come la guerra viene mal condotta da generali impreparati e presuntuosi, incapaci di rendersi conto dei propri errori, spietatamente decisi a sacrificare migliaia di vite umane pur di conquistare pochi palmi di terra, comportamenti che condussero al misero crollo dell’esercito italiano davanti al contrattacco degli austro-tedeschi: la disfatta di Caporetto.

Giovedì 6 novembre e sempre alle ore 20,30 sarà l’occasione per ammirare Tra i ghiacci e le nevi del Tonale uno straordinario e poco conosciuto documento realizzato dalla Sezione Cinematografica del Regio Esercito Italiano che rende testimonianza delle condizioni di “vita” e delle necessità di sopravvivenza sulla linea di confine nella zona del ghiacciaio dell’Adamello, in quelle che furono denominate le zone della "guerra bianca", dove cioè la neve, il ghiaccio e le temperature rigidissime costituirono il peggior nemico dei soldati. La proiezione, realizzata per gentile concessione del Museo Nazionale del Cinema di Torino e del suo Direttore Alberto Barbera, sarà presentata e commentata da John Ceruti, esperto del Museo della Guerra Bianca in Adamello di Temù.

Venerdì 7 novembre, anche in questo caso alle ore 20,30 e sempre all’Auditorium di Nuvolento, Enrico Danesi, introdurrà e guiderà la visione di quello che è considerato uno dei migliori film italiani sulla guerra e uno dei capolavori della storia del cinema: La grande guerra (1959) per regia di Mario Monicelli, con Alberto Sordi e Vittorio Gassman. Vincitore del Leone d'oro al Festival del Cinema di Venezia ex aequo con Il generale Della Rovere di Rossellini e nominato all'Oscar quale miglior pellicola straniera, La grande guerra si aggiudicò inoltre tre David di Donatello e due Nastri d'argento. Nel settembre 2009 il film è stato scelto per la pre-apertura della 66ª edizione del Festival del Cinema di Venezia e nel gennaio 2011, come omaggio a Monicelli scomparso da poco, la Cineteca di Bologna organizzò una retrospettiva in suo ricordo, proiettandolo nel cinema Lumiére insieme altri lavori del regista.

Domenica 9 novembre
(dalle ore 15) sarà proposto l’unico appuntamento al di fuori dell’Auditorium Comunale. Alcuni luoghi significati del paese saranno infatti protagonisti di Chiuso fra cose mortali, uno spettacolo itinerante che vedrà protagonista la Compagnia Teatrale IL SERVOMUTO. Utilizzando fonti letterarie, bibliografiche, documentali ed epistolari, i quattro attori ricostruiranno un’immagine credibile della guerra, di chi l’ha combattuta, di chi è tornato per raccontare e di chi non ha potuto farlo. Il pubblico, suddiviso in gruppi di 35 persone, con ritrovo presso il Cortile del Municipio (Piazza Roma), partirà ogni 30 minuti accompagnato da alcuni collaboratori dell’Amministrazione.
Le iscrizioni si ricevono presso la Biblioteca 030.69008224 (sig. Michele), lunedì martedì e giovedì dalle 15 alle 19 - martedì e sabato dalle 9 alle 12 o nel pomeriggio di domenica 9 novembre dalle ore 14,30 rispettando l’ordine di arrivo e a completamento del numero di partecipanti di ogni gruppo. Il percorso è semplice ma non consente la partecipazione di persone con difficoltà motorie. È necessaria la dotazione di scarpe comode. Vale la responsabilità personale.

La rassegna “Scenari di guerra, teatri di pace”
continuerà con altre iniziative legate alla ricorrenza della Grande Guerra: il 30 novembre verrà inaugurata la mostra 21914”, a cura dell'Associazione Storica “Cime e Trincee”.
L'installazione verrà aperta al pubblico fino all'8 dicembre, con ingresso libero e gratuito. Il prossimo anno verranno effettuate delle visite guidate al Museo della Guerra Bianca di Temù e al Museo dei reperti bellici di Capovalle, escursioni sui sentieri della Grande Guerra, serate in biblioteca con letture guidate di testi e diari.
Tutti gli appuntamenti di  “Scenari di guerra, teatri di pace” , ideati con la consulenza di Vittorio Pedrali, sono gratuiti.
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