Da gennaio si cambia
Nei giorni scorsi abbiamo ripreso un articolo di Bresciaoggi che segnalava disagi nell'utilizzo del trasporto pubblico per raggiungere le scuole.
Risponde la Provincia, che pensa anche di razionalizzare gli orari scolastici.


Nei giorni scorsi abbiamo ripreso un articolo di Bresciaoggi che segnalava un disagio: l'assenza di una corsa diretta dei bus di linea costringe i ragazzi a trascorrere ogni giorno lunghe ore sui mezzi di trasporto.
La questione era stata sottoposta da tempo per lettera dal sindaco Fausto Cassetti al settore Trasporti pubblici della Provincia: «I nostri 30 studenti diretti agli istituti scolastici di Salò impiegano 2 ore anziché l’ora ragionevolmente necessaria - aveva scritto Cassetti - perchè l’autobus che parte da Odolo percorre la ex 237 del Caffaro, risale a Preseglie e poi scende a Barghe per proseguire per Sabbio, Vobarno e Salò. Chiediamo l’istituzione di un collegamento Odolo-Sabbio Chiese via Pregastine, che risolverebbe anche il sovraffollamento che ora si registra nel viaggio di ritorno Salò-Odolo».

Ora è arrivata la risposta della Provincia che ridimensiona il problema e rilancia gennaio la soluzione. «Puntualizzato che il tempo di percorrenza risulta essere di 50 minuti e non di 2 ore - afferma Valerio Prignachi, assessore provinciale ai Trasporti -, che la corsa diretta via Pregastine consente un risparmio di 10 minuti rispetto a quella che passa per Preseglie. Chiarito poi che oltre agli studenti di Odolo ce ne sono altri 20 che sono raccolti sul percorso Preseglie-Barghe, per tutto il resto sono in corso le valutazioni necessarie. A fine mese (parliamo di novembre) avremo Le proposte dell’azienda dei trasporti. La soluzione, da attuare da inizio gennaio dopo le vacanze natalizie, sarà forse quella di una corsa aggiuntiva Odolo-Pregastine-Sabbio».

Fra i problemi da affrontare nel predisporre orari consoni alle esigenze degli studenti, anche i modelli organizzativi scolastici: «Spesso i disagi derivano dall’autonomia delle scuole - aggiunge infatti l’assessore -, che porta i singoli istituti a costruirsi propri orari di frequenza senza tener conto delle scelte degli altri: ciò mette in difficoltà i trasporti. Per questo stiamo predisponendo una banca dati complessiva provinciale, in modo da prospettare noi alle scuole il miglior orario attuabile».
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