L'impegno 25ennale del Pizzoni
di val.

Si chiama Tullio Pizzoni, č valsabbino di Idro ed ha 56 anni. Per tutti gli anni Novanta del secolo scorso č stato capostazione del Soccorso Alpino della Valle Sabbia.

Si chiama Tullio Pizzoni, è valsabbino di Idro ed ha 56 anni. Per tutti gli anni Novanta del secolo scorso è stato caposatazione del Soccorso Alpino della Valle Sabbia. Prima di lui hanno ricoperto quel ruolo i “pionieri Armando Franceschini, Domenicio Pelizzari e Olivo Fusi.
Dopo sono arrivati Fabrizio Turri Zanoni per dodici anni, Corrado “Boris” Rolfi per un po’ e Nicola Freddi il cui mandato triennale scade a fine anno. Lui, il Tullio, è sempre lì, con la sua straordinaria esperienza di volontario e uomo di montagna.

Nei giorni scorsi la ventina di “colleghi” che costituiscono la forza della stazione valsabbina gli hanno fatto una sorpresa ed in occasione di una cena al Poggio Verde di Barghe gli hanno consegnato una medaglia per i 25 anni di impegno, trascorsi senza mai mollare di un millimetro.
Con loro, a rendergli omaggio, non poteva mancare Valerio Zani, il presidente della Quinta delegazione bresciana del Soccorso Alpino, in compagnia di Silvano Leali che per il quarto di secolo era stato premiato giĂ  tempo fa.

Tullio Pizzoni, impegnato per l’Edison al lago della Vacca, sente vicina la pensione.
Ha ringraziato e, anche se non è il tipo, inumiditi gli occhi, ha parlto a tutti del suo sogno nel cassetto: una pubblicazione che ripercorrà la storia del sodalizio, attivo ai margini dell’impluvio del Chiese (e da Serle fin quasi a Riva) fin dal 1982. Storia di uomini veri e dalla straordinaria professionalità, dediti alla passione per la montagna come all’amore per il prossimo.
Con il guizzo letterario, chiamiamolo così, non è però venuto meno l’interesse operativo: “Prima di scrivere tutto, lo devo dire, mi piacerebbe almeno sapere quando ad Agnosine dove abbiamo la sede operativa, tireranno giù quei due lampioni e recinteranno, per permettere l’atterraggio sicuro all’elicottero”.
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