Più di 5 mila firme per la Medicalizzata
di Ubaldo Vallini

Le sottoscrizioni stanno finendo sotto l'appello a non escludere Vestone dalla presenza di un medico "h24" sull'ambulanza, unico presidio per le emergenze in Alta Valle.



Non si ferma in Valle Sabbia l’azione di contrasto alla programmazione dell’Azienda Regionale Emergenza Urgenza (Areu), che vorrebbe sostituire le ambulanze medicalizzata dislocate a Vestone e a Gargnano con altrettante “infermierizzate”, prevedendo la presenza di un unico medico rianimatore su un mezzo veloce di soccorso in posizione baricentrica fra le due zone, vale a dire a Roè Volciano, se non direttamente in ospedale a Gavardo.

Un’eventualità che i volontari valsabbini delle ambulanze ritengono fortemente penalizzante soprattutto per la Valle Sabbia.
In difficoltà si troverebbero anche le associazioni stesse, che si vedrebbero costrette a raddoppiare il loro impegno per garantire la presenza di due soccorritori in luogo di uno sui turni h 24.

Un’azione di contrasto che in poche settimane ha portato alla raccolta di più di 5 mila firme fra la popolazione residente, soprattutto dell’Alta Valle, che teme l’eventualità di avere l’unico riferimento medico in caso di emergenza posizionato anche a più di 30 chilometri di distanza.
Questo se va bene: ipotizzando infatti che il medico di turno a Roè Volciano posa essere già impegnato in Alto Garda, le distanze possono tranquillamente raddoppiare.

Più di 5 mila firme e la minaccia già paventata in passato da parte del sodalizio valsabbino di non concorrere più per la gestione del servizio con i propri volontari (non si sa bene a chi Areu in questo caso potrebbe rivolgersi), sono per l’Azienda regionale diretta dal dottor Alberto Zoli una bella gatta da pelare.

Non per niente la novità è stata rinviata per un intero anno (fino alla fine del 2014), mentre sono in atto trattative con gli amministratori valsabbini (sindaci e Comunità montana) per “ammorbidire” le posizioni.

Nella speranza che il medico posa rimanere sull’ambulanza vestonese, il sodalizio che ne se occupa prosegue nella sua opera di sensibilizzazione e soprattutto di formazione dei volontari.
Un’ottantina le nuove leve che ieri sera a Nozza hanno iniziato il corso di 24 ore per “Trasporti sanitari semplici”, superato il quale è possibile accedere a quello di “Soccorritore esecutore” (72 ore) necessario per poter far parte di un equipaggio che risponde alle chiamate del 118.

141021_medicalizzata.jpg