Occhio alla flavescenza dorata
di Aldo Pasquazzo

C'è un insetto che preoccupa non poco i vigneti delle vicine giudicarie e che in alcuni casi ha provocato la completa estirpazione delle piante



«Da queste parti la “Flavescenza Scafo Dorata Ideus Titanus“ che attacca le viti è assai diffusa. Dal 2011 al 2014 - nell’area compresa tra Condino e Storo - ben sessanta ingiunzioni di estirpazione sono state disposte dai tecnici dell’Ufficio Fitto Sanitario della Provincia. Si tratta di un fenomeno stabile ma che nel contempo preoccupa».

A parlare è Marino Gober della Fondazione Mach di San Michele All’Adige che in questi giorni sta monitorando la zona.
Ieri il tecnico, in collaborazione col giovane Rigotti, era dalle parti di Sopravillo, a monte di Cà Rossa, per visionare alcuni vigneti tra cui quello di Giovanni Giacomolli.

La prossima settimana
sarà la volta del vigneto di Vigilio Giovanelli ma solo omonimo del sindaco di Storo e presidente della coop Agri 90’.
Quel suo podere, dislocato nelle adiacenza di Pozzo Madama, presenta molte viti peraltro ben curate, ma non è detto che anche questo sia estraneo alla presenza della “Flavescenza Dorata “.
L’insetto, chiamato anche "cicalina", si diffonde con facilità e va combattuto già in estate con insetticidi.

Giovanni Giacomolli è da una vita nei campi: mais, patate e vigneti sono per lui ordinaria amministrazione.
Non a caso presiede più organizzazioni legate al mondo contadino di zona.

Ascoltiamolo: «Quasi certamente il diffondersi della malattia è in buona parte dovuto allo scarso trattamento di insetticidi.
Molti dalle nostre parti non sono a conoscenza di quanto sta avvenendo alla vite. A mio modesto modo di vedere dobbiamo vigilare attentamente, prima che il fenomeno abbia ad assumere proporzioni più preoccupanti».

Sui i primi sintomi che si riscontrano Gober è assai esplicito: «Prima si nota un accartocciamento delle foglie,  poi dei tralci e per ultimo un appassimento dell’uva».

Cosa consiglia di fare a chi da queste parti si occupa di viti e uva?
«Di fare ripetutamente ricorso ad insetticidi controllati. Sono trattamenti oramai considerati doverosi se non obbligati.
Se poi compare qualche sintomo preoccupante è il caso di segnalarlo in maniera molto, ma molto tempestiva.
Qualora l’invasione dovesse oltrepassare la soglia del 20 per cento l’estirpazione del vigneto si fa in maniera totale».
 
Dove si concentra il fenomeno?
«Direi che la presenza della “flavescenza dorata” la si riscontra da Condino al fondovalle del Chiese, Storo e Darzo compresi».
 
Arturo Donati, direttore della coop Agri 90’, aggiunge: «Noi come Casa dei contadini siamo sempre a disposizione per fornire eventuali informazioni ai nostri associati, ma non solo. E per creare allo stesso tempo contatti con il personale tecnico della Fondazione Mach che è disponibile ad interessarsene in modo utile ed efficace».

in foto: Marino Gober e Giovanni Giacomolli
 
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