Un logo-sagoma per la Valle del Chiese
di Elisa Pasquazzo

E’ stato deposto nei pressi di una delle rotatorie sulla 237 del Caffaro, in territorio di Storo e presto assumerà un posizionamento definitivo


Il logo metallico, posizionato dall’ente Bim del Chiese e dal Consorzio turistico all’altezza della prima delle due rotatorie dislocate a nord di Ca Rossa e destinato a far dal portale alla valle, è stato ultimato e collaudato.

Con un'autogru, il manufatto è stato appoggiato in maniera provvisoria sotto gli occhi curiosi di molti automobilisti.
La messa in opera definitiva avverrà solo tra qualche giorno, non appena la cooperativa Dinamicoop di Cimego avrà completato il basamento.

La struttura, visibile da grande distanza e collocata nel mezzo della bretella stradale del Caffaro, lungo quella parte di verde poco a nord di Agri 90’ e dell’Agritur La Polentera, dovrebbe rappresentare da richiamo al turismo di valle.

«Si tratta di una sagoma in ferro lunga 6 metri, alta 3 del peso di 3 quintali realizzata da maestri - artisti, ossia Lehmann Matteo di Sarrentino, ispirata e definita dal docente triestino professor Luciano Semerani e dall’architetto ronconese Lamberto Amistadi» dice l’assessore comunale ai lavori pubblici del comune di Storo architetto Claudio Cortella.

«Inizialmente – dice poi lo stesso Cortella – la sua dislocazione era prevista alla prima delle due rotatorie (quella verso la  zona Sorino) dove adesso c’è la base luminosa, ma disposizioni provinciali in materia di viabilità, a causa le sue dimensioni, non lo consentivano».

Sui tempi d’intervento risponde Domenico Calderone, direttore di Dinamicoop: «Questione di qualche settimana, il tempo necessario per consolidare la base. Nel frattempo la struttura è stata provvisoriamente sistemata in disparte».

Vigilio Giovanelli, sindaco di Storo e presidente della stessa coop contadina “Oro farina di Storo”, aggiunge: «Sia il professor Semerani sia l’allievo di una volta Amistadi hanno interpretato al meglio la riproposizione del logo del Chiese, con i suoi monti e i suoi corsi d’acqua.
Ma direi che anche la zona dove è stata posizionata la struttura si presta molto, perché la valle in quel punto si stringe ed è come un invito a chi passa di lì ad osservare meglio l ascultura».

In foto: la sagoma-logo del Chiese: il professor Semerani tra il sindaco di Storo e l’assessore Cortella.

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