Erano calabresi i mancati rapinatori
di val.

Calabresi, tutti residenti nel bresciano fra Chiari e la Bassa Valle Trompia i quattro rapinatori fermati a Gazzane. I carabinieri di Chiari, affiancati nel blitz dai colleghi di Sabbio Chiese, Salň e Brescia, erano sulle loro tracce da tempo.

Volevano rapinare un facoltoso imprenditore di Gazzane di Preseglie e si erano preparati a puntino: ripetuti appostamenti, bastoni, coltelli e passamontagna.
Non sapevano però che i carabinieri da tempo seguivano le loro mosse, pronti ad intervenire per beccarli con le mani nel sacco. La trappola è scattata ieri sera a Gazzane e a finire in manette sono stati quattro calabresi da tempo residenti nel bresciano fra Chiari e la Bassa Valle Trompia. Con precedenti specifici.

I carabinieri, intervenuti in buon numero, non hanno dato loro scampo bloccandoli quando con l’auto si sono infilati fra le case della piccola frazione valsabbina. Oggi, nel piccolo borgo, in pochi hanno ammesso di sapere quel che è successo la sera precedente anche se la voce ha fatto presto il giro della contrada.
“In questi casi è meglio farsi i fatti propri” ci è stato detto.
Qualcuno poi però l’abbiamo trovato che ci ha riferito le fasi concitate dell’arresto, spiate di soppiatto da dietro alle persiane quando erano circa le 19 e 30: “Erano carabinieri? Sono stati velocissimi perché in un attimo era tutto finito”.
Altri ci hanno confermato di aver notato un’auto ferma in zona con dentro un paio di sconosciuti, nei giorni precedenti. Per fortuna che il “controllo sociale” in questi piccoli centri funziona ancora.

Strettissimo il riserbo degli investigatori, impegnati in queste ore a risalire all’eventuale paternità della gang di altri colpi, sempre in abitazioni private.
Sulle loro tracce da settimane lavoravano i carabinieri di Chiari affiancati nel blitz dai colleghi di Sabbio Chiese, Salò e Brescia.
Con gli arresti è scattato anche il sequestro di bastoni e coltelli oltre ad agende e telefonini. Proprio l’esame incrociato di indirizzi e numeri di telefono potrebbe aprire nuovi filoni nell’ambito delle indagini contro le gang delle rapine in villa.

Si pensava che il fenomeno fosse diventato di quasi esclusiva matrice straniera. Convinzione diffusa, smentita da quest’ultima operazione dei carabinieri.
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