Romina Amistadi
di Elisa Pasquazzo

Ben 2100 turisti, 800 in più rispetto allo scorso anno, sono transitati in sette settimane nell’ambito del progetto “Malghe aperte“, iniziativa sviluppata da Bim del Chiese, Consorzio turistico ed Ecomuseo, che si ripete dal 2009


"Per vedere quale sia stato il gradimento della proposta che valorizza ulteriormente il patrimonio rurale locale, è sufficiente dare un'occhiata ai social network: il numero dei “mi piace“, sulle pagine Facebook è risultava raddoppiato se non di più“ afferma Romina Amista di Iniziative e Sviluppo.

Diverse le innovazioni introdotte quest’anno, non ultima quella di concentrare l’attività in una sola malga rispetto alle cinque del passato.
L’aspetto più rilevante riguardava il referente della famiglia Bugna & Cosi che a monte di Boniprati gestiva malga Baite, il cui esercizio si è rilevato un autentico partner del progetto: dislocazione, accoglienza e disponibilità hanno finito per fare la differenza.

Dentro il casale a gestire il tutto era Daniel Bugna che ha dimostrato grandi capacità nel gestire l'ambiente contadino di montagna: dalla lavorazione del latte alla presenza di animali come mucche, vitellini, caprette, cavalli e annimali da cortile.

Un’iniziativa da riproporre anche nel 2015?
“Stando ai riscontri di quest’anno già si potrebbe dire di sì. Comunque ogni decisione in proposito spetta agli enti di riferimento“ ha concluso Romina Amistadi.

140918_malghe_aperte_1.jpg 140918_malghe_aperte_1.jpg