Si amplia l'offerta della Passerini
di red.

Prima visita valsabbina domenica scorsa per il vescovo di Brescia monsignor Luciano Monari. E l’occasione era di quelle speciali: l’inaugurazione di nuove strutture realizzate all’interno della Fondazione “Angelo Passerini” di Nozza.

Prima visita valsabbina domenica scorsa per il vescovo di Brescia monsignor Luciano Monari. E l’occasione era di quelle speciali: l’inaugurazione di nuove strutture realizzate all’interno della Fondazione “Angelo Passerini” di Nozza, complesso che sempre più si sta caratterizzando come “polo assistenziale”, dedicato a tutte le fasi più delicate che vengono attraversate dalla vita dell’uomo e non solo nella vecchiaia.
Oltre al tradizionale spazio per un centinaio di nonni, infatti, a Nozza hanno trovato spazio in quest’ultimo periodo un Centro diurno integrato, il nuovo hospice per malati terminali e l’asilo nido.

Ora, nella nuova ala di Nordest è stata la volta di una nuova cappella, ma soprattutto di una “Casa Albergo” nella quale troveranno spazio una decina di persone che sono alle prese con una condizione di svantaggio sociale, relazionale o fisico. Situazione che non permette loro di essere autonomi in una normale abitazione.
Insieme al vescovo che con don Dino Martinelli ha consacrato la nuova cappella e benedetto i nuovi locali, domenica a Nozza c’erano numerosi i rappresentati delle Istituzioni. Fra questi molti sindaci dei 16 Comuni valsabbini che sono stati fra i fondatori della Casa di Riposo di Nozza, primo fra tutti Emanuele Corli di Vestone, il presidente della Comunità montana di Valle Sabbia Ermano Pasini, quello della Provincia Alberto Cavalli.

“Oltre ai servizi di carattere alberghiero, la Casa albergo nella struttura della Passerini offrirà ai dieci ospiti disabili opportunità di socializzazione, con la possibilità di partecipare alle attività organizzate dal personale specializzato della Rsa, assistenza sanitaria e assistenziale – fa sapere il presidente della Fondazione Giovan Marino Crescini -, il tutto a condizioni economicamente sostenibili”.
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