Suoni al tramonto
di Davide Vedovelli

Il soprano Alice Katia Stefani, con l’attrice Cristina Guerra, con l’accompagnamento al pianoforte di Alessandra Moreni e i costumi di Mariella Butturini saranno le protagoniste domenica pomeriggio alla Rocca di Sabbio Chiese di uno spettacolo musicale di musiche d’oltralpe


Domenica 7 settembre, alle 17.30 nel Loggiato del Santuario della Rocca di Sabbio Chiese andrà in scena un concerto-spettacolo che si preannuncia suggestivo ed emozionante. “Suoni al tramonto” è il titolo che gli organizzatori hanno voluto dare all'evento, reso possibile dalla Biblioteca di Sabbio e dell'amministrazione Comunale neo eletta. Alice Katia Stefani -Soprano, Cristina Guerra -Attrice, Alessandra Moreni- Pianoforte e Mariella Butturini -Costumi saranno i protagonisti di questo pomeriggio musical-teatrale.

Lo spettacolo vuol essere un viaggio attraverso la poetica espressione di Lieder e Chanson da metà Ottocento fino ai primi del primi Novecento. Lieder e Chanson sono brani in lingua tedesca (Lieder) e francese (Chanson) per pianoforte e voce solista, poesie messe in musica dai più svariati compositori a partire dal ’600 fino a tutto il ’900.
Il programma si snoda attraverso le molteplici sfumature dell’animo e delle situazioni umane: dalle note grevi e intense de “Les Berceaux”, dove l’autore narra l’inevitabilità della ricerca dell’ignoto, passando per le note quasi oniriche di “Ein Swan”, un cigno che si perde su specchi d’acqua popolati da elfi, attraversando anche il gioco, ironico e paradossale di “Ludions”, dove Erik Satie si diverte con suoni onomatopeici, filastrocche per bambini e rappresentazioni di animali.

Non mancano poesie d’amore: perduto e ritrovato in “Er ist gekommen in sturm und regen”, intenso e passionale in “Je te veux”, delicato e sognante in “Si me vers avais des ailes”. A coronare il sogno poetico di questo viaggio, tre brani per pianoforte solo, poesie senza parole affinché ognuno possa lasciarsi trasportare nelle note dal linguaggio che più gli appartiene.

Ho raggiunto telematicamente Alice Katia Stefani, soprano,e insegnante di canto attiva in Vallesabbia e Provincia con numerose attività inerenti la musica per farle alcune domande.

Partiamo dallo spettacolo. come è stato costruito? quali caratteristiche avete voluto valorizzare e cosa deve aspettarsi il pubblico?


Lo spettacolo parte dalla passione in comune con Alessandra per la musica da camera, genere musicale purtroppo poco conosciuto e praticato in Italia, a differenza di altri paesi dove la prassi cameristica è ormai consuetudine.
Da qualche anno ci dilettiamo nello sperimentare brani cameristici di svariati autori e periodi storici, questo spettacolo è la sintesi della nostra ricerca e del nostro gusto musicale, un riassunto dei pezzi che più ci hanno coinvolto e appassionato.
La collaborazione con Cristina nasce dalla necessità di avvicinare il pubblico a questo repertorio linguisticamente impegnativo (i brani sono tutti in tedesco e francese) e dal desiderio di creare uno spettacolo che non fosse solo "concerto" ma, viaggio musicale di cui la narratrice diventa anfitrione.


Portare la musica in una cornice importante e suggestiva come la Rocca di Sabbio è un'operazione che coinvolge tutte le sfere sensoriali avvolgendo lo spettatore. Che effetto fa ad un'artista cantare in questo luogo? Quali vantaggi e quali difficoltà presenterà la serata?


Cantare in questa cornice è qualcosa di estremamente emozionante, credo lo sarebbe per chiunque, per me forse in modo particolare, essendo la Rocca il simbolo delle mie radici, quasi un "pezzo di famiglia".
Ricordo da piccola, le sere a fissare dalla finestra questo spettacolo, che in lontananza illuminava l'oscurità e, ancora oggi, la sensazione di "essere a casa" quando, dopo essermi allontanata per lavoro, tornando, improvvisamente scorgo la nostra meravigliosa Rocca. Il vantaggio principale è indubbiamente la suggestività dello scenario, che ben si sposa con il programma a tratti delicato e sognante, a tratti forte e incisivo.
La difficoltà invece è da un punto di vista acustico, il pubblico sarà completamente all'aperto, non ci sono pareti che in qualche modo "aiutino il suono" e le voci ( recitata e cantata ) non si avvarranno di alcun ausilio, inoltre il fiume poco sotto, per quanto affascinante è un rumore di sottofondo costante che disturba il silenzio che sarebbe ideale per l'esecuzione.


Vedendo il tuo percorso artistico è facile intuire quanto la musica per te sia importante, e dicono possa salvare la vita...sicuramente renderla più facile. Che ruolo ha nella tua vita professionale e personale la musica?

Non credo che la musica renda la vita più facile, sicuramente più intensa e colma di emozioni ma, facile non è proprio la parola che utilizzerei per contraddistinguerla perchè, la musica è qualcosa che ti assorbe totalmente richiedendo impegno, costanza, dedizione, amore. Nella mia vita professionale ha un ruolo fondamentale, perchè la musica è il mio lavoro e, anche se non proprio come avevo immaginato all'inzio del mio percorso, posso dire che il sogno di "vivere di musica" si sta realizzando.
Nella vita personale è una presenza costante, qualcosa che va ben oltre una semplice professione, è un idea, un sogno, uno stile di vita, un continuo studiare, immaginare, creare.


Un plauso sulla fiducia agli artisti e agli organizzatori che hanno voluto portare in luogo suggestivo come il Santuario della Rocca di Sabbio un evento ricercato e particolare. Appuntamento, dunque, domenica pomeriggio, alle17.30 a Sabbio Chiese.
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